Dalla Cee nuova minaccia per la siderurgia italiana di Renato Proni

Dalla Cee nuova minaccia per la siderurgia italiana Dalla Cee nuova minaccia per la siderurgia italiana BRUXELLES — Altre brutte notizie da Bruxelles per la siderurgia europea e per quella italiana in particolare. Dopo avere ridotto, con la proclamazione dello «stato di crisi manifesta., la produzione di acciaio nella Cee di circa il 20 per cento, la Commissione europea ha informato il Consiglio dei ministri che intende fare rispettare i regolamenti Ceca per gli aiuti nazionali alle industrie siderurgiche. La Commissione europea non è contraria a tutti gli aiuti nazionali alla siderurgia, ma vuole che essi siano finalizzati per la sua ristrutturazione: in parole semplici, significa la riduzione delle capacità produttive per ottenere un migliore equilibrio tra la domanda e l'offerta. Naturalmente, sono anche ammessi gli aiuti a quegli investimenti che migliorano la produttività e la competitività delle industrie siderurgiche. La Commissione di Bruxelles è contraria soprattutto a un sistema di aiuti pubblici permanente che mantenga in vita le industrie decotte, senza risolvere il problema di fondo. In questo senso, la comunicazione al consiglio dei commissari Davignon e Andriessen può essere interpretata come un colpo alia siderurgia italiana di Stato, a favore di quella privata. Lo stesso Beniamino Andreatta, ministro del Tesoro, ha dichiarato di recente a Bruxelles che vuole compiere una differenziazione tra gli aiuti pubblici utili e quelli che rappresentano un puro esborso di danaro pubblico. Tuttavia, è prevedibile che in seno al Consiglio dei ministri della Cee, il ministro dell'Industria, Filippo Maria Pandolfi, si batterà contro ogni controllo efficace della Cee sull'assistenza pubblica alla siderurgia, cercando di farla passare come «aumenti di capitale.. Renato Proni

Persone citate: Andriessen, Beniamino Andreatta, Davignon, Filippo Maria Pandolfi

Luoghi citati: Bruxelles