Espugnati i castelli della Lunigiana

Espugnati i castelli della Lunigiana Resistevano agli attacchi degli eserciti, oggi non ai ladri Espugnati i castelli della Lunigiana Poche notti fa i «soliti ignoti» hanno svuotato le sale del castello Malaspina di Fosdinovo e sottratto quadri e mobili per centinaia di milioni - L'episodio mette in rilievo il problema della sopravvivenza dei vecchi manieri e del patrimonio artistico del nostro Paese FOSDINOVO — Un tempo si costruivano castelli turriti per vivere al sicuro dagli attacchi di eserciti nemici, mura inaccessibili su speroni che precipitavano nelle valli, fortezze di pietra inespugnabili. Ora sono rimasti quasi intatti al loro posto, senza guardia armata perché non ci sono più eserciti che li attaccano o li assediano; ma la nuova minaccia arriva dai ladri sempre pronti ad approfittare del sonno del custode o del sistema di allarme che non funziona. Poche notti fa sono state svuotate le sale del castello Malaspina di Fosdinovo: quadri antichi, mobili, un danno per centinaia di milioni. E' uno dei tanti furti di questi ultimi anni, un altro episodio che mette in rilievo il problema della sopravvivenza dei castelli della Lunigiana e del patrimonio artistico in genere del nostro Paese. Il castello di Fosdinovo domina la valle del Magra estremo baluardo al confine tra la Toscana e la Liguria, su una rupe a 600 metri sul mare: sorto tra il XIII e il XIV secolo por volere di Spinetta Malaspina, appartiene ora a un discendente della nobile famiglia, il marchese Carlo Filippo Torrigiani Malaspina, che risiede a Firenze. E' uno dei più maestosi e fortificati manieri della zona, un po' il simbolo di tutta la Lunigiana medioevale, celebre anche perchè si dice che abbia ospitato più di una volta l'esule Dante. I ladri sono penetrati nell'interno scalando una intelaiatura di tubi metallici che fascia da qualche tempo una torretta dove si stanno eseguendo lavori di restauro: hanno rubato otto tele di grandi dimensioni che rappresentano quattro scene di battaglia dei Malaspina. il «Gioco del ponte a Pisa», una «Madonna col Bambino», una «Regina longobarda» e una «Nobildonna»; poi mobili antichi e argenteria. La refurtiva è uscita su un camion dal portone principale del castello, il custode dormiva, nessuno nel borgo ha sentito e visto nulla. La scelta degli oggetti rubati fa pensare che il furto sia stato commissionato da esperti. L'episodio criminale di Fosdinovo non è l'unico nella zona: già tre anni fa lo stesso castello era stato visitato da altri ladri che avevano scalato le mura con delle funi, altri colpi sono stati fatti nel castello dei Bonomi a Castiglione del Terziere di Bagnone. al castello Malaspina di Massa, nella chiesa dell'Annunziata a Pontremoli. Sembra quindi in atto una offensiva dei ladri contro il patrimonio artistico della Lunigiana. zona divisa nelle due province della Spezia e di Massa Carrara, terra di conquista nei secoli passati dei romani, dei longobardi, dei Medici e dei francesi. Qui esistono ancora quasi intatti o ridotti a ruderi, un centinaio di castelli quasi tutti della famiglia Malaspina. Si fa qualcosa per mantenere in vita queste testimonianze del passato? Lo chiediamo al prof. Augusto Ambrosi, direttore dell'Istituto lunigianese dei castelli. «Bisogna distinguere tra i castelli di proprietà di privati e quelli demaniali o addirittura abbandonati — risponde —. Ad esempio, i castelli dei Malaspina di Fosdinovo, quello di Tresana, di Bastia, di Castiglione del Terziere appartenenti a privati sono conservati in ottimo stato ma, come dimostra l'ultimo episodio di Fosdinovo, non al sicuro dall'insidia dei ladri. E mi stupisce perché il castello di Fosdinovo aveva un guardiano all'interno oltre a un impianto di allarme che forse non funzionava». Ma la Regione, il ministero dei Beni Culturali non intervengono? -Siamo sempre alle prese con il bilancio: con tutti i problemi economici che travagliano l'Italia chi può pensare ai castelli della Lunigiana se non noi che viviamo nel posto e li conosciamo tutti? Certo è delitto veder cadere a pezzi questo patrimonio. Ma tenere un castello costa, ora parecchi proprietari li hanno abbandonati e lo Stato non è in grado di conservarli. Il ministero dei Beni Culturali ha preparato una legge speciale per i castelli della Lunigiana, ma chissà se potrà funzionare in tempo prima che questo patrimonio scompaia. Si potrebbero però attuare almeno provvedimenti d'urgenza, sistemi di sicurezza e di allarme che scoraggino i ladri'. Bruno Mai-chiaro