Roma: tutti rifiutano 8 giovani handicappati

Roma: tutti rifiutano 8 giovani handicappati Dopo la chiusura della loro comunità Roma: tutti rifiutano 8 giovani handicappati ROMA — Chiude la comunità che li ospita e otto giovani handicappati vengono portati di forza in ospedale dalla polizia malgrado le loro proteste. E' successo a Roma, nel popoloso quartiere della Magliana. Una storia triste che avviene nel 1981. dichiarato «Anno internazionale dell'handicappato». Una storia che risale ad alcuni anni fa quando il poi disciolto «Enaip» (un ente di assistenza delle Acli) fonda due mini-comunità per ospitare handicappati e dare loro qualcosa che assomigli a una famiglia. Ma l'Enaip non riesce a far fronte alle spese e «passa la palla» alla Provincia. Fra sussidi, elargizioni e altri mezzi le due piccole comunità riescono comunque a vivere: gli otto ospiti si inseriscono bene, riescono addirittura a trovare un lavoro fuori: i sei assistenti — quattro donne e due uomini — sono soddisfatti del loro lavoro. Finché, il 31 dicembre 1980. l'assistenza passa all'Unità Sanitaria Locale. Gli assistenti si recano all'Usi, chiedono il passaggio dell'assistenza e al tempo stesso, di mantenere inalterato il funzionamento delle comunità, ma la risposta è che non è possibile. Si rivolgono al Comune, alla Provincia, alla Regione, trovando nel migliore dei casi soltanto parole di comprensione. Dal 1" gennaio 1981 sono «fuori-legge», non prendono stipendio, non sanno come far fronte alle spese di affitto e a quanfaltro serve per far funzionare le due strutture. Così decidono un'azione di forza: portano gli otto handicappati, tutti dai 25 ai 42 anni, nella sede dell'Uls. in via Volpato 20.1 responsabili dell'ufficio però non sanno fare di meglio che chiedere l'aiuto della forza pubblica. Gli agenti si recano sul posto, fanno sgomberare gli uffici e trasportano gli otto -occupanti» all'ospedale israelitico. «Per i nostri assistiti — ha detto Oretta Di Carlo, una operatrice delle due comunità — si è trattato di un trauma. Molti sono disperati. Dopo essersi creata una "famiglia", ora si sentono di nuoi'o degli sbandati e degli emarginati». Illllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllrtlllllll CENTO ANNI FA

Persone citate: Magliana, Oretta Di Carlo

Luoghi citati: Roma