Montedison, si tratta sulla «Cassa»

Montedison, si tratta sulla «Cassa» La maratona per evitare i licenziamenti forse è ad una svolta Montedison, si tratta sulla «Cassa» ROMA — La maratona per evitare gli 8500 licenziamenti Montedison, dopo la svolta rappresentata dalla presentazione del piano chimico che ha consentito di riallacciare le fila di una trattativa che sabato sera era sembrata sul punto di naufragare, è entrata ieri in una fase di confronto molto serrato su una ipotesi di soluzione presentata la notte scorsa dal ministro del Lavoro. Ecco la cronaca delle ultime ore. Le trattative al ministero del Lavoro con la mediazione del ministro Foschi erano proseguite per tutta l'altra notte con riunioni congiunte e separate. Alle 7 di ieri mattina, dopo circa 15 ore di confronto ininterrotto, la Montedison aveva chiesto una sospensione di un'ora per esaminare {Ipotesi di mediazione ministeriale e una controposta dei sindacati. L'ipotesi di soluzione complessiva della vertenza messa a punto da Foschi si divide in due parti: la prima recepisce le linee di politica industriale indicate nel piano chimico illustrato dal mi¬ nistro delle Partecipazioni Statali; la seconda riguarda una serie di soluzioni alternative ai licenziamenti (mobilità, cassa integrazione, prepensionamenti, ecc.). La delegazione sindacale, pur non rifiutando l'ipotesi di mediazione del ministro, aveva avanzato una controproposta articolata su quattro punti: 1) un impegno chiaro della Montedison ad applicare il piano chi- mico per le unità produttive di Brindisi e Priolo: 2) accoglimento da parte della Montedison della richiesta sindacale di bloccare la cessazione dell'attività negli stabilimenti di Crotone e Casoria per poi discutere le soluzioni per queste due fabbriche; 3) un ulteriore chiarimento dell'azienda sui problemi complessivi degli stabilimenti per i quali è prevista la chiusura o la cessazione di produzioni; 41 un pronunciamento della Montedison per gli stabilimenti dove non sono ancora scaduti i termini della procedura per i licenziamenti. Nella tarda mattinata di ieri Foschi si è incontrato separatamente con i rappresentanti dell'azienda e con quelli del sindacato per conoscere la rispettiva opinione sulla sua proposta. Significativo il fatto che il ministro del Lavoro, al termine di questi incontri, si sia dichiarato ottimista. Lo stesso ottimismo Foschi ha mostrato in una lettera inviata alla commissione Lavoro del Senato. Sella lettera Foschi, dicendosi pronto ad informare la commissione sullo svolgimento delle trattative, afferma di aver assunto iniziative per l'avvio di una trattativa globale che «dopo aver concordato opportune intese di massima con i ministri dell'Industria, delle Partecipazioni Statali e del Bilancio, prosegue ininterrottamente per consentire un esame approfondito delle questioni economiche, delle prospettive di sviluppo delle aziende e nel contempo degli aspetti relativi a forme di interventi che escludano i licenziamenti». Anche De Michelis ha parlato della trattativa Montedison davanti alla commissione Bilancio del Senato dove ha illustralo il piano chimico. «Il governo — ha affermato — ribadisce la propria netta contrarietà ai licenziamenti e chiederà alla Montedison di accettare contestualmente tutte le logiche contenute nel piano di risanamento proposto dal governo, sia quelle relative al sostegno dell'occupazione, sia quelle relative al riordino delle linee di produzione». La discussione, ripresa nel pomeriggio, ha riguardato in particolare i termini di applicazione \ della cassa integrazione; questa verrebbe applicata dal 23 febbraio a Milano, Rho, Bollata, Mantova, Ferrara e Terni; il 2 marzo a Porto Marghera, Brindisi, Priolo, Casoria, Crotone, e Castellarla. I sindacati insisto¬ no perché la cassa integrazione si svolga a rotazione. Ieri, per protestare contro i licenziamenti, che nell'area di Siracusa sarebbero 1360, lo stabilimento Montedison di Priolo è stato parzialmente bloccato da uno sciopero degli addetti alle spedizioni; per 6 ore dalla fabbrica non sono uscite merci. Il ministro delle Partecipazioni statali ha convocato per oggi i rappresentanti della Sogam nel consiglio di amministrazione della Montedison. La Sogam è la società che -gestisce' le partecipazioni pubbliche nel gruppo chimico. L'incontro è stato convocato da De Michelis — precisa il ministero — per « un approfondito scambio di vedute sulla situazione del gruppo-, in vista della riunione del consiglio di amministrazione della Montedison: r. S.

Persone citate: Casoria, De Michelis, Foschi, Priolo