Lunedì processo agli avvocati per il libro scritto dalle Br

Lunedì processo agli avvocati per il libro scritto dalle Br I colleghi romani: «Non si criminalizzi il difensore» Lunedì processo agli avvocati per il libro scritto dalle Br DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Il giudizio per direttissima contro Eduardo Di Giovanni, Giovanna Lombardi e gli altri due arrestati nell'inchiesta sul libro L'ape e il comunista avverrà quasi certamente lunedi prossimo: la procura non ha ancora fatto conoscere i suoi orientamenti, ma la decisione sembra ormai scontata. In vista del processo, il sostituto procuratore Luciano Infelisi sta completando con una serie di interrogatori le sue indagini: l'ultimo in ordine di tempo è stato, ieri mattina, quello del giornalista Giuseppe Nicotri, già coinvolto nel «caso 7 aprile» e per alcuni mesi sospettato di essere l'autore di alcune telefonate in casa Moro durante il sequestro del leader democristiano (sospetto di cui fu poi scagionato). Nicotri è stato ascoltato per circa mezz'ora come testimone, a proposito di un articolo a sua firma apparso su L'Espresso del 5 ottobre scorso. Il settimanale, di cui Nicotri è collaboratore, annunciava l'imminente pubblicazione di un volume che avrebbe raccolto le tesi affioranti tra le Brigate rosse Sempre ieri mattina si è svolta a Roma l'assemblea generale convocata dal consiglio dell'ordine degli avvocati, nella quale si è deciso di sospendere l'agitazione. La discussione sugli arresti di Di Giovanni e della Lombardi si è conclusa con un documento, nel quale i legali affermano che sempre più spesso «si attenta alla libertà del difensore e alla libera espressione del pensiero, in occasione di processi qualificati come politici*. Il difensore, continuano gli avvocati, «é garante della rigorosa applicazione della legge*, e dunque «ogni compressione della sua libertà si risolve in una mortificazione dei diritti dei cittadini*. Troppo spesso, dicono i legali romani. .si criminalizza il difensore, ritenendolo a torto complice o fiancheggiatore dei suoi assistiti per pretese sintonie ideologiche». L'assemblea ha invitato il consiglio dell'Ordine a organizzare una riunione fra i rappresentanti di tutti gli ordini forensi e a sollecitare un incontro con il Presidente della Repubblica. Tra le altre iniziative proposte — dibattiti attraverso stampa e televisione, istituzione del «tribunale delle libertà» — gli avvocati si battono anche per l'abolizione dell'articolo 140 del codice penale, che prevede che durante l'istruttoria l'imputato sia provvisoriamente sospeso dall'esercizio della professio- ne Dopo l'emissione degli ordini di cattura, il consiglio dell'Ordine ha aperto, come vuole la legge, un procedimento disciplinare contro Di Giovanni e la Lombardi. In teoria, le sanzioni potrebbero andare dall'ammonizione alla radiazione dall'ordine professionale.

Persone citate: Giovanna Lombardi, Giuseppe Nicotri, Luciano Infelisi, Nicotri

Luoghi citati: Roma