L'unione degli studenti polacchi è stata riconosciuta dal governo di Bernard Guetta

L'unione degli studenti polacchi è stata riconosciuta dal governo Si minacciava lo sciopero in tutte le università L'unione degli studenti polacchi è stata riconosciuta dal governo Dopo un incontro con il nuovo vice premier Rakowski - La trattativa con il ministro si era bloccata domenica - L'ateneo di Lodz occupato da 28 giorni NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — L'Unione indipendente degli studenti Nzs è stata registrata ieri dopo un incontro, avvenuto nel pomeriggio a Varsavia, fra i leader dei 10 mila giovani che da 28 giorni occupano l'Università di Lodz, il maggior centro tessile della Polonia, e il nuovo vice primo ministro Rakowski. TI riconoscimento del Nss era la condizione posta dagli studenti per la revoca dell'agitazione, già estesasi all'ateneo di Poznan e all'Accademia di medicina della capitale, e che minacciava di trasformarsi in uno sciopero generale di tutte le università polacche. Lunedi scorso al movimento si sono uniti gli universitari di Cracovia, e ieri era stato proclamato lo sciopero nell'ateneo di Olsztyn, lo stato di pi-eparazione allo sciopero a Czestochowa, Opole e Stettino, e a Varsavia si era decisa una votazione sulla proposta di sospendere le lezioni a partire da oggi. L'aumento della tensione si spiega con il blocco, domenica scorsa, delle trattative avviate quindici giorni fa a Lodz dal ministro dell'Insegnamento Superiore, Gorski. Il negoziato, difficile e confuso, sembrava destinato a concludersi con un accordo dopo la promessa da parte del ministro di riconoscere ufficialmente l'organizzazione indipendente degli studenti Nss, creata sull'onda degli accordi di Danzica. Risolto questo e altri problemi di carattere corporativistico, si era delineato un compromesso sulle rivendicazioni più squisitamente politiche, come la soppressione delle lezioni obbligatorie di russo e di «scienze politiche». Ma. come era già accaduto nel settembre scorso con -Solidarietà», all'ultimo le autorità avevano chiesto di modificare lo statuto del Nss, il quale non avrebbe rispettato in modo sufficiente i principi costituzionali. Anche in questo caso, evidentemente, ritornava il problema del ruolo dirigente del partito e della natura socialista della società polacca. I leader degli studenti avevano proposto, seguendo la formula ammessa dal governo e dalla Corte Suprema per il sindacato operaio, di aggiungere allo statuto i relativi allegati, ma questa proposta era stata ritenuta «un insulto alla Costituzione*. Non si sa che cosa abbia sbloccato la situazione. La scarsa volontà di conciliazione dimostrata dal mini- stro dell'Insegnamento Superiore in una trattativa secondaria sorprende, in un momento in cui si delinea una certa distensione fra il potere e «Solidarietà». La discussione sulla nuova legge sindacale è ricominciata sabato scorso in un'atmosfera rilassata, e lunedi sera una nuova delegazione governativa è giunta a Rzeszow, dove si trova anche Walesa, per negoziare con i contadini di «Solidarietà rurale». Domani dovrebbe aprirsi una nuova trattativa sulle modalità pratiche dell'accesso del sindacato indipendente ai mass media. La discussione su questi tre punti si preannuncia molto serrata, ma almeno il dialogo è incominciato, o sta per incominciare, sui problemi più difficili del momento. Il mutamento del clima politico è dimostrato anche dalla pubblicazione, lunedi scorso, sul quotidiano della capitale a grande tiratura, Zycie Warszawy, di un'intervista del portavoce di «Solidarietà», Modzelewski, il quale, rigido sulle posizioni del sindacato, ha sottolineato come l'applicazione degli accordi di Danzica sia ancora "molto insoddisfacente», soprattutto per quanto riguarda l'informazione e la nuova legge sindacale. Ma il portavoce ha dichiarato anche che i "principi» enunciati dal primo ministro e la composizione del suo governo creano «una reale possibilità di uscire dalla pericolosa situazione delle ultime settimane». Bernard Guetta Copyright Le Monde e per l'Italia La Stampa Varsavia. Gli studenti della capitale riuniti all'Università per decidere lo stato di agitazione (Tel. Associated Press)

Persone citate: Gorski, Modzelewski, Rakowski, Walesa