Lama è d'accordo con Berlinguer questo sindacato non è democratico di Marco Tosatti
Lama è d'accordo con Berlinguer questo sindacato non è democratico La Cgil favorevole a ridiscutere la «pariteticità» Lama è d'accordo con Berlinguer questo sindacato non è democratico ROMA — Ultimo, ma non meno importante, anche Luciano Lama ha parlato del discorso di Berlinguer a Torino, in cui il segretario comunista attaccava la «pariteticità» fra rappresentanze sindacali nella Federazione unitaria, sollevando le reazioni risentite della Cisl e della Uil. e le accuse di mirare ad una rottura del patto federativo. Lunedi pomeriggio, alla riunione di segreteria della Federazione unitaria, la componente comunista della Cgil aveva solo Scheda, come suo rappresentante: e per di più giunto alle 19. quasi al termine della seduta. Voci finora non smentite parlano di una riunione dei segretari confederali comunisti. Lama e Trentin inclusi, in cui si sarebbe discusso il problema sollevato da Berlinguer: è assai probabile che le dichiarazioni rilasciate ieri da Lama costituiscano il frutto di quell'incontro non ufficiale. -Non mi sembra che si possa parlare di interferirne illecite — ha dichiarato Lama —. Noi discutiamo delle istituzioni, della politica generale dei partiti, iel governo. Mi sembra abbastanza logico che i segretari dei partiti ogni tanto parlino anche di quello che fanno i sindacati, fermo restando che sono i sindacati che devono decidere ciò che dovranno fare.. Quando la Federazione unitaria nacque, doveva essere un ponte verso l'unificazione totale; e si decise, proprio tenendo conto della transitorietà della cosa, che Cgil. Cisl e Uil fossero rappresentate a tutti i livelli nella stessa misura, nonostante la differenza numerica fra le tre componenti. «Oggi non è più cosi «>.ha detto Lama — la Federazione è diventata una soluzione più a lungo termine. E' evidente che il problema dei rapporti interni debba essere risolto. Lo affronteremo con calma, con la riflessione necessaria. E' vero che la democrazia sindacale non è solo questione di numeri, ma è anche vero che è difficile sostenere che sia democratica un'organizzazione nella quale uno è uguale a due. due uguale a tre.. Il segretario delia Cgil pensa sia opportuno trovare una soluzione che garantisca a chi è più forte una maggiore rappresentanza, e d'altra parte che salvi l'unità della Federa¬ zione: «Senso del limite, comprensione e lo spirito unitario da parte di tutti, sono gli elementi necessari, secondo Lama, a risolvere la questione. Il dibattito sul caso si sta spegnendo, ma ancora ieri si sono registrate prese di posizione autorevoli. In favore della sortita di Berlinguer si sono pronunciate le Acli, che «non considerano indebite, di per sé, le considerazioni sviluppate da Berlinguer., dal momento che partiti e forze sociali hanno il diritto di partecipare al confronto su queste tematiche. E anche Elio Giovannini, segretario confederale Cgil, della componente del «Manifesto» afferma che «ad un partito come quello comunista non si può chiedere di non intervenire sui problemi sindacali». Lama parlava di «comprensione»: secondo Benvenuto «il modo perentorio e diretto con il quale il segretario del pei è intervenuto nella vicenda e nei problemi della Federazione unitaria rischia di produrre non calcolabili effetti di divisione e di incomprensione nel movimento sindacala fra i lavoratori». Marco Tosatti
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