Secondo Colby (ex Cia) «Terroristi italiani appoggiati dal Kgb»
Secondo Colby (ex Cia) «Terroristi italiani appoggiati dal Kgb» Secondo Colby (ex Cia) «Terroristi italiani appoggiati dal Kgb» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — «Non c'è dubbio che il Kgb abbia appoggiato o appoggi II terrorismo in Italia*. Con queste parole l'ex direttore della Cia William Colby ha riaperto la polemica sulla «Soviet Connection» di gruppi come le Brigate rosse. Colby ha fatto la dichiarazione in un programma alla tv. Ha precisato che l'appoggio dell'Urss ai terroristi europei non è sempre diretto, ma spesso ha luogo «nei rapporti dei vari gruppi nazionali». L'ex direttore della Cia ha definito la minaccia del terrorismo, seconda solo a quella nucleare, per 11 clima di destabilizzazione che crea, oltre che per gli attentati in sé. Parlando ancora dell'Italia ha detto: «Nessuno potè trovare Moro perché certa gente aveva paura e non forniva informazioni che avrebbero potuto portare al suo ritrovamento». Colby conosce bene il nostro Paese: vi lavorò all'ambasciata americana a Roma per due anni. Hanno alimentato di nuovo la polemica anche lo storico Michael Ledeen e Arnaud De Borchgrave, un cremlinologo, denunciando l'esistenza in Libia di una «centrale autonoma» di coordinamento del terrorismo internazionale. «Nel '74 — hanno scritto sulla "Washington Post" — un'automobile con a bordo due noti agenti del Kgb ebbe un incidente nelle strade di Bruxelles. I ser¬ vizi segreti belgi scoprirono nella vettura documenti che dimostravano l'esistenza d'una "centrale autonoma" a Vienna. Essa teneva il collegamento con i gruppi terroristici belgi, inglesi, olandesi e italiani. Questi contatti e aiuti coinvolgevano terroristi come le Brigate rosse e l'Armata rossa giapponese». «Una volta scoperti i documenti — hanno concluso Io storico e il cremlinologo — l'ambasciata sovietica a Bruxelles fu attentamente sorvegliata, e nel giro di poche ore la centrale di Vienna fu smantellata e spostata in Libia». Nella trasmissione tv Colby non ha addotto prove. Ma Ledeen e De Borchgrave considerano l'episodio del 1974 in Belgio una prova sufficiente. Essi ritengono prova anche la deposizione loro fatta l'anno scorso dal noto generale cecoslovacco Sejna, rifugiatosi in Occidente nel '68. Circa dodici mesi fa, Sejna riferi ai due studiosi americani che negli Anni 60 il Kgb e i servizi segreti militari sovietici, dirigevano campi di addestramento per terroristi in Cecoslovacchia. Nel programma televisivo in cui è apparso l'ex direttore della Cia, ha fatto sensazionali rivelazioni anche l'ex direttore dei servizi segreti israeliani Herzog che ha denunciato l'esistenza di un campo di addestramento dei terroristi in Crimea. e.c.
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