Tutto il sistema sanitario rischia di essere bloccato

Tutto il sistema sanitario rischia di essere bloccato In sciopero medici, ospedalieri e personale paramedico Tutto il sistema sanitario rischia di essere bloccato Aperte diverse vertenze: la soluzione di una sola può avere ripercussioni negative sulle altre - Giovedì un incontro a Roma ROMA —Ancora caos negli ospedali in seguito all'inizio dello sciopero bianco ad oltranza dei primari, degli aiuti e degli assistenti, ma l'intero settore sanitario rischia la paralisi a breve scadenza se non saranno risolti rapidamente alcuni nodi economici e normativi. Quasi tutte le categorie sono sul piede di guerra: «I I medici di famiglia premono per l'applicazione della nuova convenzione, che ha suscitato vivaci reazioni in campo sindacale e molte perplessità a livello politico. O Per i medici ambulatoriali è stata raggiunta un'intesa sulla parte normativa della nuova convenzione, mentre sono sospesi i negoziati bulla parte economica. Q Nessuna trattativa è sta** ta ancora avviata per il nuovo trattamento degli specialisti convenzionati esterni. A I medici ospedalieri sollecitano consistenti miglioramenti retributivi al di fuori del contratto unico che scade l'anno prossimo. C II personale paramedico minaccia la denuncia del contratto unico e massicce astensioni contro l'eventuale riconoscimento di aumenti ai medici ospedalieri. g In attesa degli eventi, è stata rinviata sine die l'apertura delle trattative per un contratto generale dei lavoratori del servizio sanitario nazionale che sono pronti a scioperare per accelerare questo urgente 'processo di giustizia retributiva». La soluzione di una sola vertenza può determinare contraccolpi negativi su tutte le altre, con pericolose rincorse retributive e una lunga serie di agitazioni a catena. Né, d'altra parte, è possibile prevedere l'accoglimento simultaneo delle pesanti richieste economiche, perché lo Stato e le Regioni dovrebbero reperi- re circa tremila miliardi in più rispetto ai 22 mila all'anno indicati nel piano sanitario per il triennio 1981-'83. L'impatto con questa realtà, carica di tensione e di contraddizioni, è estremamente duro: se n'è reso conto ieri il ministro della Sanità, Aniasi, riprendendo a Milano, in via informale, i contatti con una delegazione dei sindacati dei medici ospedalieri per preparare una riunione ufficiale convocata per giovedì a Roma. Al «round» forse decisivo fra governo, Regioni, Comuni e sindacati medici si giungerà mentre la situazione negli ospedali sarà divenuta insostenibile. Lo sciopero bianco dei primari, degli aiuti e degli assistenti provoca gravi disservizi. A causa dell'allentamento dei controlli per qualche giorno sarà più facile entrare in ospedale, mentre sarà sempre più diffìcile uscirne al momento del completamento della cura: l'allungamento dei tempi di degenza provocherà un intasamento pauroso che si ripercuoterà per parecchie settimane, forse per mesi, con disagi notevoli per gli infermi e una perdita di circa 50 miliardi di lire per ogni giorno di degenza in più. Ulteriori difficoltà deriveranno dallo sciopero bianco dei dipendenti paramedici, amministrativi e sanitari aderenti alla Cisas, c> f.

Persone citate: Aniasi

Luoghi citati: Milano, Roma