Br rivelano: siamo in crisi (e danno ragione a Cappuzzo)

Br rivelano: siamo in crisi (e danno ragione a Cappuzzo) Br rivelano: siamo in crisi (e danno ragione a Cappuzzo) «Corrispondenza Internazionale», il - bimestrale di documentazione politica" pubblicato dal 1975 del cui Comitato di redazione (avvocati Di Giovanni e Lombardi, Carmine Fiorillo, Gianfranco Padello) il procuratore Infelisi ha ordinato l'arresto, offre nel suo numero 16-17 sottotitolato «L'ape e il comunista» la conferma di due tesi sostenute venerdì sera alla televisione dal generale Cappuzzo. Il comandante dei carabinieri aveva parlato di una grave crisi del partito armato, originata soprattutto dalle -confessioni- di molti arrestati con accuse di terrorismo; e del noto conflitto tra linea -movimentista» elinea -militarista». L'introduzione ai testi della pubblicazione, firmata dal Collettivo prigionieri comunisti delle Brigate rosse, conferma la crisi: «La catastrofe registrata in questi mesi dalle tendenze militariste è l'esempio più evidente degli esiti cui conduce ogni disgiunzione dalla classe: la sconfitta, la disperazione, il disorientamento, la delazione, l'autopunizione, gli appelli farneticanti alla resa!... Il naufragio della loro piccola scialuppa, viene scambiato dai naufraghi deliranti per l'apocalisse... "Si salvi chi può" è l'ultimo grido di battaglia Il conflitto è confermato da duri attacchi alla linea -militarista»: «La nostra critica al militarismo... investe 1 fondamenti stessi del processo rivoluzionario... Questo lavoro vuol essere un'arma contro alcune tendenze errate come il soggettivismo militarista... lo spirito di setta, il minoritarismo, che tanti guai hanno combinato e continuano a combinare Questi -guai» ed altri (- L'agire da "capetti rossi", la resistenza al lavoro collettivo, l'insofferenza alla disciplina... hanno un denominatore comune: il disprezzo e la paura delle masse») vengono fatti risalire a?2'«individualismo piccolo borghese», al «sacrificio dell'iniziativa teorica, politica, progettuale, a beneficio della pratica riduttiva della distruzione, della mitizzazione dell'azione» e a «un vizio d'origine: la separazione tra politico e militare, tra pensiero e azione». A questa schizofrenia, ignoranza e fragilità ideologica gli autori si propongono di rimediare in parte con i testi contenuti nella pubblicazione, in vendita in libreria: testi che, è stampato in seconda pagina, «non esprimono il punto di vista del Comitato di redazione né della Cooperativa Controcorrente», l'editrice. Contraddicendo il motto della rivoluzione culturale cinese, «Meglio rossi che esperti», gli autori affermano: «Rossi non basta, occorre anche essere esperti». Sono quindi pubblicati cenni elementari di economia politica: analisi delle classi, delle multinazionali, dello sviluppo tecnologico e delle ristrutturazioni aziendali; teoria dello Stato e crisi dello Stato; storia della de «partito-regime», del pei «partito dello Stato dentro la classe operaia». Completati da - Venti tesi finali», ispirati alla nota ottica delle Br, i testi terminano con gli slogans sempre ripetuti nei loro comunicati molte volte pubblicati: «Disarticolare e sabotare le reti speciali dei carabinieri, della magistratura, del carcerario, dei "media"»; «Distruggere la de»; «Colpire a tutti i livelli gli analisti e i programmatori dei centri informatici» ; «Sconfiggere i revisionisti del pei politicamente prima che militarmente, nelle lotte, isolandoli, screditandoli, mettendoli alla gogna, svelando le loro trame». Il volume, che ha in copertina una fotografia del grande regista Ejzenstein, ricava il suo titolo -L'ape e il comunista» da una citazione di Marx: «Ciò che fin da principio distingue il peggior architetto dall'ape migliore è il fatto che egli ha costruito la celletta nella sua testa prima di costruirla in cera». Un'altra citazione di Marx compare sul frontespizio della rivista: «Presuppongo naturalmente lettori che vogliano imparare qualcosa di nuovo e che quindi vogliano anche pensare da sé». Citazioni e motti sono in genere numerosi: per esempio da Eraclito: «Non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume»,4 da Mao: «I nostri .due compiti sono: organizzare la guerra rivoluzionaria e migliorare le condizioni di vita delle masse»; da Brecht: «Il mondo d'oggi può essere descritto agli uomini d'oggi solo a patto che lo si descriva come un mondo che può essere cambiato». l.t.

Persone citate: Brecht, Cappuzzo, Carmine Fiorillo, Gianfranco Padello, Infelisi, Lombardi, Mao, Marx