Un'altra scossa di terremoto ha riportato terrore nel Sud

Un'altra scossa di terremoto ha riportato terrore nel Sud L'epicentro tra S. Angelo dei Lombardi e Laviano Un'altra scossa di terremoto ha riportato terrore nel Sud Alle 18,27 di ieri sera, nell'Irpinia e nelle zone già provate: settimo grado della scala Mercalli - Scene di panico, gente in fuga, crolli e danni ad edifici già pericolanti, ma nessuna vittima - Cinque persone morte d'infarto -1 napoletani hanno di nuovo occupato le scuole NAPOLI — Un'altra scossa di terremoto al Sud, terrificante cerne quella che lo ha sconvolto la sera del 23 novembre. E' stata registrata ieri alle 18,27, è stata di 7" grado con epicentro tra Sant'Angelo dei Lombardi e Laviano. Si sono ripetute le scene di panico e di angoscia, con la gente che fuggiva lontano dalle case. Alcuni stabili sono crollati, ma senza causare vittime. Due vecchi sono morti di paura, un terzo è in fin di vita. Piazza Garibaldi e Porta Capuana sono rimaste gremite fino a tarda notte di persone avvolte in coperte per ripararsi dal freddo pungente. I collegamenti ferroviari con Roma, Caserta e Reggio Calabria sono stati sospesi in attesa dei controlli sulle linee perché non è escluso che il sommovimento abbia danneggiato i binari. I collegamenti telefonici sono stati su alcune linee interrotti. Nel carcere di Poggioreale. la scossa è stata avvertita, ma senza molta paura dai duemila detenuti. La direzione ha fatto aprire le celle, i reclusi sono usciti nei cortili dove di solito prendono l'aria. Sono rimasti nel padiglione di «massima sicurezza», che è costruito con particolari accorgimenti antisismici, i detenuti accusati di terrorismo e quelli particolarmente pericolosi. Il carcere comunque è stato circondato per tutta la notte da carabinieri e polizia con pattuglie fisse e mobili. Dopo questa scossa, la situazione si è fatta particolarmente delicata a Napoli. Piazza del Municipio è stata di nuovo invasa dagli abitanti dei vecchi Quartieri spagnoli, fatti di case decrepite, già dichiarate inagibili e ugualmente abitate da cittadini che non vogliono abbandonarle. Le case-containers installate dal Comune per ospitare parte dei 120 mila senza tetto napoletani sono state nuovamente occupate cosi pure molte scuole. Il sindaco Valenzi, in un comunicato diffuso in serata, ha invitato a non paragonare la scossa di ieri a quella disastrosa del 23 novembre scorso e a non creare pericolosi allarmismi. -Questa scossa — ha detto — rappresenta un pericolo soprattutto per il panico che provoca nella cittadinansa e nelle conseguenze che dal panico possono derivare». Salerno — La scossa è stata avvertita in maniera forte. La gente è scesa per le strade, mentre i negozi, le sale cinematografiche ed i locali pubblici sono stati chiusi. I vigili del fuoco hanno comunicato di aver ricevuto poche richieste di intervento, la maggior parte per caduta di cornicioni. Le linee urbane nella zona dell'alto Sele si sono interrotte. Avellino — A S. Martino Valle Caudina, la scossa è durata alcuni secondi. Nonostante il freddo intenso, tutte le persone si sono riversate per le strade. Secondo quanto hanno riferito alcuni abitanti della zona, il sismo sarebbe stato intenso quanto quello del 23 novembre scorso. Nel municipio il convegno dei sindaci dei comuni terremotati, al quale hanno partecipato esponenti dei comuni di Gibellina. Conza della Campania. S. Martino. Balvano e altre città colpite dal sismo, è stato sospeso. Poco prima, era stato trasmesso un documentario sul terremoto del 23 novembre scorso. Eboli — Nell'alto Sele, scossa molto forte, •ma non vi è stato alcun paragone con quella del 23 novembre scorso», ha detto il capitano DeBiase, comandante la compagnia dei carabinieri. •Nella nostra giurisdizione — ha aggiunto l'ufficiale — che comprende oltre all'alto Sele alcuni centri dell'Agro ebolitano, non vi sono stati danni né alle persone né alle cose. Campobasso — La scossa di terremoto è stata avvertita in modo lieve sia in città che nella zona del Matese che confina con la provincia di Benevento. Nessun danno è stato registrato, ma in alcuni co- (Continua a pagina 2 in quarta colonna) Migliaia di napoletani hanno passato la notte all'aperto

Persone citate: Capuana, Mercalli, Valenzi