Sant'Angelo Lombardi avviso di concussione al procuratore capo

Sant'Angelo Lombardi avviso di concussione al procuratore capo Sant'Angelo Lombardi avviso di concussione al procuratore capo SANT'ANGELO DEI LOMBARDI — La procura della Repubblica di Potenza ha inviato un avviso di reato per concussione al procuratore capo di Sant'Angelo, Costantino Pranzi. Il magistrato, che aveva già chiesto un congedo straordinario per motivi di salute, sarebbe anche stato sospeso dall'incarico. Dello stesso reato è stato indiziato anche l'ex comandante della stazione carabinieri di Cali tri. 11 vicebrigadiere Giuseppe Morano. Il dottor Franzl avrebbe amministrato con eccessiva disinvoltura il beneficio della libertà provvisoria che è concessa ai detenuti. Inoltre sono sorti non pochi dubbi sul suo operato, dopo che la procura di Sant'Angelo cominciò ad indagare sui «crolli facili» avvenuti in seguito al terremoto del 23 novembre scorso. L'inchiesta sui «crolli facili», sollecitata da migliaia di senzatetto, ha subito molti ritardi fino a quando la procura generale non ha affiancato a Franzl altri due magistrati, i sostituti Aghina e Barbuto. Ora le indagini proseguono spedite e da esse potrebbero emergere novità nei prossimi giorni. Ma, prima ancora del sismo, a far sorgere dubbi sull'attività di Franzl sono state le denunce inviate alla procura della Repubblica sul modo in cui il magistrato ha amministrato l'istituto della libertà provvisoria. Dal tribunale di Sant'Angelo, la procura di Potenza ha sequestrato alcuni fascicoli che riguardano casi giudiziari su cui il procuratore capo non avrebbe agito correttamente: quello di un imprenditore dell'alta irpinia arrestato per furto e in attesa di giudizio; quello di un altro detenuto condannato a due anni per violenza carnale e atti di libidine. Entrambi avrebbero goduto della libertà provvisoria in maniera «allegra». In questa vicenda avrebbe svolto un ruolo importante il vicebrigadiere Morano, sul cui conto, in passato, la procura di Sant'Angelo apri un'inchiesta che sinora non ha dato risultati. Entrambi gli indiziati sono calabresi: il primo è di Lamezia Terme, il secondo di Taurianova. Nel caso sarebbe implicata anche una terza persona, di cui non si conosce ancora il nome. Sull'intera vicenda gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo.

Persone citate: Aghina, Barbuto, Giuseppe Morano, Morano

Luoghi citati: Lamezia Terme, Potenza, Taurianova