Spedizione Fiat Castiglione sulle piste africane del 1800

Spedizione Fiat Castiglione sulle piste africane del 1800 Spedizione Fiat Castiglione sulle piste africane del 1800 GENOVA — Dalla leggendaria città di Tombouctou (nel Mali) a Kartoum (nel Sudan) attraverso tutta l'Africa centrale con due 'Campagnole» Fiat e due autocarri *Iveco 75 PC 4x4». Questa è la nuova impresa dei gemelli esploratori Angelo e Alfredo Castiglione, presentata ieri a Genova, prima del loro imbarco sulla nave-traghetto che li porterà a Tunisi, da doVe inizieranno la loro nuova avventura lungo le vie tracciate dagli esploratori del 1800. I fratelli Castiglione, che saranno affiancati da un meccanico della Fiat, percorreranno oltre 20 mila chilometri seguendo la pista tracciata dall'esploratore francese René Caillé nel 1827 da Tombouctou fino alla Guinea, quindi quella dell'italiano Carlo Piaggia dal Sudan alla Repubblica Centro Africana, attraverso anche le piste scoperte dal tedesco Barth nel 1849 e quella di Gustavo Nactigal nel 1969. Scopo del viaggio — hanno spiegato Angelo e Alfredo Castiglione — è quello di ripercorrere con mezzi meccanici moderni gli itinerari degli esploratori del secolo scorso attraverso il deserto del Sahara, le regioni del Sahel, la savana e la foresta equatoriale, compiendo confronti tra le condizioni in cui si svolgeranno i loro viaggi e quelle attuali di una spedizione moderna, che si avvale di mezzi tecnici appropriati. Tra le maggiori difficoltà affrontate dagli esploratori di cento anni fa c'era quella del reperimento dell'acqua, che i fratelli Castiglione hanno risolto predisponendo sull'autocarro tre serbatoi della portata di 400 litri ciascuno (ogni giorno alle temperature del deserto sono necessari da5a8 litri d'acqua per ciascun componente della spedizione) e dotandosi di un sistema di speciali filtri per pescare acqua da qualsiasi pozzo depurandola e rendendola perfettamente potabile.

Persone citate: Alfredo Castiglione, Barth, Carlo Piaggia, Castiglione, Gustavo Nactigal

Luoghi citati: Genova, Guinea, Kartoum, Mali, Sahel, Sudan, Tunisi