Due procedimenti per lo stesso reato?

Due procedimenti per lo stesso reato? Eccezioni al processo Torreggiani Due procedimenti per lo stesso reato? Due imputati di banda armata hanno le medesime accuse in un'altra istruttoria a Roma MILANO — Ieri c'è stata la seconda udienza, ma il processo per l'uccisione del gioielliere Pier Luigi Torreggiani sembra ancora lontano dalla sua fase interessante. Tutta la giornata, infatti, è stata dedicata all'esposizione delle varie eccezioni presentate dagli avvocati difensori. In particolare sono state esaminate le posizioni di due imputati: Silvana Marelli e Cipriano Falcone. La Marelli, accusata in questo processo di costituzione di banda armata, risulta imputata anche a Roma nell'istruttoria del «7 Aprile»: l'accusa, in questo caso, è di insurrezione armata contro i poteri dello Stato. «Afa entrambe le imputazioni — ha sostenuto il suo avvocato — traggono origine dagli stessi reati, riguardano lo stesso periodo e hanno le stesse motivazioni»: quindi il legale ha chiesto il rinvio degli atti a Roma affinché possa essere giudicata in un unico processo. Analoga la situazione di Falcone: deve rispondere di partecipazione a banda armata, sia in questo processo sia a Roma. Ed analoghe quindi le richieste del suo avvocato: mAltrimenti — ha sostenuto — verrebbe processato e condannato due volte per le stesse cose». Vi è stata anche un'eccezione di nullità sulla unificazione delle tre istruttorie. Alle eccezioni della difesa, il pubblico ministero dottor Carnevali risponderà martedì, alla ripresa del processo. Ed è probabile che anche lui avrà delle richieste da fare. Sta infatti esaminando alcuni atti relativi a un'altra istruttoria: interrogatori di terroristi sedicenti «pentiti» (Michele Vlscardi, Enrico Pasini Gatti, Marco Barbone) i quali fornirebbero una nuova versione sul ruolo dei vari imputati neil'omicidio del gioielliere e chiamerebbero in causa uno di questi per l'uccisione dell'agente Andrea Campagna. E' quindi possibile la richiesta di allegare questi atti e di ascoltare nuovi testimoni. Intanto il comportamento degli imputati si è notevolmente calmato rispetto alla prima udienza. Molto tranquillamente hanno fatto allegare agli atti un altro documento in cui chiedono di potersi riunire tra di loro in carcere e di uscire dall'isolamento. Tutte cose però — ha risposto il presidente — che dipendono solo dall'autorità carceraria. Per quanto riguarda alcune minacce rivolte al pubblico ministero, il dott. Carnevali ha detto di non averle sentite direttamente, ma di avere comunque aperto un'inchiesta per individuare eventuali responsabili, s. mr.

Luoghi citati: Falcone, Milano, Roma