Generiche condanne per il M.O. dalla Conferenza di New Delhi

Generiche condanne per il M.O. dalla Conferenza di New Delhi Il Movimento non-allineati rinvia le decisioni Generiche condanne per il M.O. dalla Conferenza di New Delhi NEW DELHI — I 96 ministri degli Esteri dei Paesi non allineati riuniti a New Delhi hanno concordato la scorsa notte il testo della risoluzione finale nella quale il movimento si esprime unitariamente sui maggiori punti discussi, talvolta animatamente, dal 9 febbraio scorso. Afghanistan, Cambogia, Medio Oriente e Oceano Indiano: questi i temi principati della risoluzione finale della conferenza che ha coinciso con il ventennale della fondazione del Movimento e che è stata messa a punto da un sottocomitato presieduto dall'ambasciatore nigeriano Akporode Clark. La soluzione di altre questioni, quali la permanenza dell'Egitto all'interno del Movimento, e il conflitto Iran-Iraq, è stata rinviata. Per quanto riguarda l'Afghanistan, la risoluzione finale chiede il ritiro delle truppe straniere (l'Unione Sovietica non viene menzionata), la libera determinazione del popolo afghano, il rimpatrio dei profughi, la condanna delle ingerenze straniere (quest'ultimo punto era stato richiesto dal governo di Kabul). Per la Cambogia viene chiesto il ritiro delle forze straniere (come del resto da tutto il Sud-Est asiatico) e la libera determinazione del popolo cambogiano senza alcuna ingerenza straniera. Inoltre viene rivolto un appello a tutte le nazioni del Sud-Est asiatico affinché aprano un dialogo per porre fine alle loro controversie. Per quanto riguarda il Medio Oriente, il Movimento dei non allineati chiede alla Comunità economica europea di riconoscere formalmente l'Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp, rappresentata in seno al Movimento); inoltre viene ricordato che già nel 1979 i non allineati condannarono gli accordi di pace israelo-egiziani. Vengono poi riaffermati i diritti dei palestinesi cosi come enunciati nelle varie risoluzioni delle Nazioni Unite e dello stesso Movimento dei non allineati. Infine vengono condannato gli attacchi israeliani in Libano. L'Oceano Indiano, è poi affermato nella risoluzione, deve diventare una zona di pace; i ministri condannano la rivalità tra le super potenze in quella parte del mondo e la presenza di qualsiasi base straniera nella regione; tuttavia, il riferimento alla base americana dell'isola di Diego Garcia, riferimento che era stato proposto dall'India, è stato soppresso dal testo della risoluzione finale. Negli ambienti della conferenza si è appreso ieri che il problema della presenza dell'Egitto in seno al Movimento verrà molto probabilmente demandato al «vertice» dei capi di Stato che si svolgerà l'anno prossimo a Baghdad. Per quanto riguarda il conflitto fra Iran e Iraq, entrambi membri del Movimento, la conferenza non è riuscita a riavvicinare i punti di vista, ma verranno proseguiti gli sforzi per giungere a una soluzione. Il governo di Kabul ha respinto categoricamente ieri sera la risoluzione finale adottata dalla conferenza dei ministri degli esteri dei Paesi non allineati, che conteneva l'appello al ritiro delle .truppe straniere» dall'Afghanistan e ad una soluzione politica della crisi afghana. Lo ha annunciato, con un comunicato, la stesa delegazione di Kabul, precisando che il punto della risoluzione relativo all'Afghanistan costituisce «una violazione evidente della sovranità di un paese membro» ed «un pericoloso precedente».

Persone citate: Diego Garcia, Oceano Indiano