Gli Usa chiedono all'Unione Sovietica il ritorno al «codice» Mixon-Breznev

Gli Usa chiedono all'Unione Sovietica il ritorno al «codice» Mixon-Breznev Incontro segreto di Haig con Fambasciatore russo Dobrynin Gli Usa chiedono all'Unione Sovietica il ritorno al «codice» Mixon-Breznev DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE WASHINGTON — Gli Stati Uniti chiedono all'Europa un aumento delle spese militari e altre forme di rafforzamento della Nato; l'appoggio alla proposta di vincolare l'Urss al .codice di condotta» elaborato da Nixon e Breznev nel 1972; e l'impegno a congelare la distensione finché l'Urss stessa non abbia accettato. Questo, nella sostanza, il contenuto di due importanti incontri avuti dal segretario di Stato Haig questa settimana: quello dell'altro ieri con il ministro degli Esteri italiano Colombo e uno precedente, e segreto, con l'ambasciatore sovietico a Washington Dobrynin. E' la concretizzazione della svolta della politica estera americana annunciata dal presidente Reagan. La svolta si basa sulla premessa che l'equilibrio internazionale, politico e di forze, è stato gravemente alterato negli ultimi anni dall'espansione sovietica, «in violazione» ha detto Haig a Colombo .delle tradizionali zone d'influenza». Perché la distensione possa continuare, secondo gli Stati Uniti, è necessario che venga prima ristabilito tale equilibrio. A questo scopo non è sufficiente il riarmo della superpotenza e degli altri Paesi dell'Alleanza atlantica; è anche necessario il ritorno dell'Urss al rispetto del .codice di condotta» presentato nel maggio del 1972 a Mosca. In "una breve conversazione con i giornalisti, Colombo ha detto che gli Usa considerano tutto ciò una «premessa» per la ripresa del pro¬ cesso negoziale con l'Urss. All'atto pratico, negli intenti americani il principio della distensione rimarrà lettera morta finché l'Urss non riaffermerà e dimostrerà l'osservanza del .codice di condotta». John Scali, il giornalistadiplomatico di cui si parla come del prossimo ambasciatore in Italia, riferisce che nell'incontro segreto con Dobrynin, Haig è stato molto esplicito. L'incontro sarebbe avvenuto a casa del senatore Percy, il capo della commissione Esteri del Senato. «Turri gli accordi in discussione», avrebbe detto il segretario di Stato americano all'ambasciatore sovietico, .sul disarmo, sul commercio, sui crediti e via di seguito resteranno congelati in assenza di quest'intesa». II .codice di con- dotta» è un documento, firmato appunto da Nixon e Breznev, che stabilisce principi di fondo nel comportamento delle superpotenze l'una nei confronti dell'altra. Uno dei principi era •la rinuncia a tentativi di ottenere vantaggi unilaterali a danno altrui». U fatto più grave è che per ora l'Urss non pare intenzionata ad accettare la richiesta. Di recente, ha contestato l'interpretazione americana dei principi fondamentali del documento moscovita. Per esempio, ha detto, non vi è stato mai un impegno a rinunciare all'appoggio alle forze di liberazione nel Terzo Mondo. Alla luce del deterioramento dei rapporti tra 11 blocco statunitense e quello sovietico, il ritorno del Cremlino al .codice di condotta» diventa più difficile. L'iniziativa senza precedenti assunta dall'ambasciata sovietica a Washington, l'altro ieri, di pubblicare il testo di una lettera di Gromyko a Haig avrebbe anzi proprio lo scopo di smentire l'accusa che neppure in Afghanistan l'Urss ha violato i principi fondamentali. Colombo, che è stato il primo leader europeo a visitare il nuovo governo Usa e si è fatto in qualche modo interprete delle istanze della Cee, ha indicato con chiarezza il cambiamento. Ha detto di aver sondato non solo Haig, con cui ha avuto quasi sette ore di colloquio, ma il presidente Reagan, il vicepresidente Bush e il ministro della Difesa Weinberger. Ne ha tratto la conclusione che .la politica americana sui rapporti Est-Ovest è mutata» e comporta una loro revisione da parte dell'intera Alleanza atlantica, Ennio Carello