Piccoli risparmiatori investono alla Lisital

Piccoli risparmiatori investono alla Lisital Piccoli risparmiatori investono alla Lisital Si chiama «operazione Alfa Romeo 1980»: per sostenere il proprio programma decennale di sviluppo (un nuovo modello ogni cinque anni, con un « tasso di innovazione» doppio rispetto al passato) l'azienda automobilistica milanese raccoglierà nei prossimi mesi quaranta-quarantacinque miliardi di finanziamenti attraverso un'operazione di leasing. Le novità, rispetto ai consueti interventi finanziari a sostegno dello sviluppo industriale, sono consistenti, come nota Giorgio Santi, ammi- nistratore delegato di una delle due società di leasing che partecipano all'operazione, la Lisital di Bologna. « Contrariamente a quanto si è detto in seguito all'annuncio dell'accordo con l'Alfa — dice Santi — non siamo noi a finanziare direttamente l'azienda automobilistica; noi acquisteremo i beni strumentali, i macchinari cioè di cui l'Alfa si serve quotidianamente nella produzione e li diamo in affitto. Il ' xing infatti non è un rapporto tra creditori e debitori, ma un rapporto di locazione». L'industria che ricorre al leasing non contrae nessun debito, aggiunge Santi, ma 'proprio per non indebitarsi stipula un contratto di locazione particolare, che lascia all'affittuario la facoltà di acquistare, quando vorrà i beni presi in affitto». Naturalmente il canone pagato tiene conto di alcuni fattori, per esempio il costo del denaro, il tipo di beni dati in affitto, e cosi via. Ma il «problema finanziario» si sposta dall'azienda alla società di leasing. Le tecniche di cui dispone quest'ultima per trovare il denaro sono molteplici. La più semplice e immediata è il ricorso al prestito bancario, che negli ultimi tempi crea molti problemi per l'elevato costo del denaro. Meglio quindi, dicono alla Lisital, «ricorrere alla liquidità dei privati»: che vuol dire in sostanza, ricorrere ai piccoli risparmiatori che cercano investimenti alternativi (mpiù sicuri») al deposito bancario. A loro la società di leasing assicura un rendimento -al riparo dall'inflazione»: quanto più alte saranno le entrate della società di leasing attraverso il canone d'affitto, tanto più alti saranno gli interessi che la società potrà corrispondere ai suoi finanziatori. La tecnica, alla quale la Lisital ricorrerà anche per l'operazione «Alfa», è appunto quella di non pagare interessi passivi alle banche, ma direttamente ai risparmiatori. In che modo? Emettendo titoli e obbligazioni. Quando i finanziatori oon sono banche ma privati, la società di leasing consegna loro delle cedole che danno diritto a riscuotere l'interesse. E per garantire i sottoscrittori di questi titoli, la Lisital ricorre a una «garanzia bancaria esterna». Nel caso dell'«operazione Alfa», saranno la Banca Nazionale del Lavoro e il Banco di Sicilia a garantire il pagamento dei canoni. In altre parole, se l'Alfa non pagherà l'affitto alla Lisital, saranno le due banche a farlo. I ricavi della Lisital, dunque, sono «assicurati»; e assoluta è la sicurezza dell'investimento in titoli. i «Siamo in grado di offrirec al risparmiatore un rendimento più elevato della banca, fino al 17,50 per cento — dice ancora Santi — perché saltiamo il costo dell'intermediazione bancaria. In questo modo, tra l'altro, contribuiamo a ridurre l'inflazione: perché i soldi depositati sul conto corrente bancario si è portati a spenderli con più facilità. Investendo nel leasing, invece, la gente è meno propensa a spendere». La Lisital, o Istituto italiano del leasing, è una società a capitale privato che ha iniziato a operare nel settore del leasing nel 1975 e ha rapidamente conquistato una posizione di preminenza sul mercato italiano attraverso la creazione di dodici società controllate. Nel 1980 il gruppo ha fatto investimenti per quasi 139 miliardi, contro i 58 del 1979 e i 30 del 1978. Per il 1981 le previsioni parlano di 200-220 miliardi: investimenti che, oltre all'operazione Alfa, saranno distribuiti in una pluralità di piccoli contratti. Le Lisital è nata nel settore dell'auto, ma i suoi interventi si sono gradatamente allargati, oggi la società serve migliaia di artigiani, industriali, professionisti, ai quali offre di tutto, dal piccolo calcolatore alla fotocopiatrice al tornio al trapano da dentista. Un ultimo particolare: i titoli sottoscritti dai risparmiatori per «l'operazione Alfa Romeo» potranno essere spesi per acquistare un'auto Alfa. n. e.

Persone citate: Giorgio Santi

Luoghi citati: Bologna