Due evasi da Pianosa su una zattera arrivano all'Elba: uno è catturato

Due evasi da Pianosa su una zattera arrivano all'Elba: uno è catturato Dopo essere rimasti 40 giorni nascosti in una grotta Due evasi da Pianosa su una zattera arrivano all'Elba: uno è catturato LIVORNO — Hanno vissuto giorno e notte in una grotta profonda sotto il livello del mare, che entrava a ondate al primo soffio di vento. Gli abiti sempre fradici. Dormivano battendo i denti, senza poter accendere un fuoco. Hanno mangiato granchi, erbe e piccoli molluschi. Hanno bevuto acqua salsa perché non sempre, di notte, le ronde delle guardie permettevano loro di uscire per rifornirsi. Cosi per quaranta giorni. E' la storia incredibile, che evoca capacità di sopravvivenza alla Robinson Crusoe e la disperata determinazione di un Papillon, di due evasi di Pianosa rimasti loro malgrado «prigionieri» sull'isola penitenziario. Si chiamano Ferdinando Luciani, 27 anni di l'Aquila e Carlo Dattilo, di 37. da Nicastro (Catanzaro). Ferdinando Luciani è stato catturato l'altra sera dai carabinieri dell'Elba dove era approdato con il compagno, a bordo di una rudimentale zattera costruita con pezzi di legno recuperati sulla scogliera. Carlo Dattilo è per ora introvabile: si e nascosto nei boschi lei Mente Capanne. Avevano atteso tutti questi giorni a compiere la traversata da Pianosa all'Elba (circa 13 chilometri di mare) un po' perché si rallentassero le ricerche sull'isola penitenziario, un po' perché per tutto gennaio e sino all'altro giorno spiravano venti di terra contrari alla «navigazione». La loro impresa ricalca quella di un boss della mala napoletana che l'estate scorsa, dopo 15 giorni di latitanza, tentò di raggiungere l'Elba a cavallo di un fusto di benzina, ma fu sconfitto da una tempesta e dovette arrendersi; e quella di un trafficante di droga, di nazionalità elvetica, che invece nel tentativo perse la vita. Luciani e Dattilo evasero la sera del 31 dicembre con altri tre: Leonardo Di Nizio, 33 anni da Avezzano; Domenico Gentile, di 20 da Cisternino (Brindisi) e Luigi Matoni, 33 anni, da Palermo. Ex rapinatori, pluricondannati anche per estorsioni e complicità in rapimenti, catturarono una giovane guardia carceraria, che stava distribuendo doni per Capodanno e si allontanarono per le zone più impervie dell'isola. L'agente venne poi abbandonato, legato ad un albero. Quella sera stessa, per Di Nizio, Matoni e Gentile, in una zona nascosta dell'isola approdò un motoscafo. I tre presero il largo, forse portati in Corsica. Per Dattilo e Luciani, sulla barca non c'era posto. 'Arrangiatevi — dissero loro i complici — ma non fate parola su dove siamo diretti, ne va della vostra vita». Anche adesso, dopo la cattura. Luciani non parla: 'Quella è gente disposta a tutto, mi raggiungerebbero in qualsiasi carcere e mi farebbero la pelle». „ _ o. m.

Luoghi citati: Avezzano, Brindisi, Catanzaro, Cisternino, L'aquila, Livorno, Palermo