Lima raccomandò funzionario Utif coinvolto nello scandalo petroli?

Lima raccomandò funzionario Utif coinvolto nello scandalo petroli? Interrogata ieri a Torino la segretaria del deputato de Lima raccomandò funzionario Utif coinvolto nello scandalo petroli? TORINO — «SI, quella lettera di raccomandazione l'ho scritta e firmata io, ma ho eseguito gli ordini dei miei superiori». Questa dichiarazione resa ieri al giudice Vaudano da Livia De Leoni segretaria dell'oc Salvatore Lima (de), rischia di mettere nei guai lo stesso parlamentare. La lettera in questione, sequestrata nella sede romana della direzione generale delle Dogane, è del '74. Sottosegretario alle Finanze è in quel periodo l'on. Lima, a capo delle Dogane il dott. Guido Tommasone. Nella «raccomandazione» inviata a Tommasone su carta intestata dell'on. Lima, si intercedeva perché un funzionario Utif di Torino, l'ing. Enrico Ferlito. non fosse trasferito dalla sua sede. Si trattava di una delle tante lettere di raccomandazione o c'era qualcos'altro dietro? I sospetti degli inquirenti sembrano fondati. Ferlito è risultato infatti uno dei funzionari Utif più coinvolti nel contrabbando di prodotti petroliferi. In una sua cassetta di sicurezza furono sequestrati lingotti d'oro, preziosi e contanti per circa un miliardo. Perché dalla segreteria dell'on. Lima fu raccomanda¬ to il funzionario, già allora sospettato di favorire il contrabbando? I giudici s'attendono una spiegazione dallo stesso parlamentare che saà ascoltato quanto prima. Dopo i «politici» interrogati nei giorni scorsi dal dottor Vaudano per un sospetto giro d'assegni con alcuni petrolieri latitanti, ieri è stata la volta di alcuni ex funzionari del ministero delle Finanze. Tutti personaggi venuti da Roma, chiamati dagli inquirenti a chiarire tanti punti oscuri su connivenze con petrolieri, spostamenti di personale, negligenze. Tra questi, l'ex capo ufficio Utif di Roma, dottor D'Errico, chiamato in causa da Ernesto Del Gizzo, direttore generale delle Dogane fino ad un mese fa. Che cosa riferi Del Gizzo ai magistrati? «Sono stato io a nutrire sospetti sul comportamento di D'Errico. Scoprii che coabitava con un altro personaggio chiacchierato dell'Utif di Roma, l'ing. Morasca. Feci trasferire D'Errico al ministero per tenerlo d'occhio. Lo misi in un cantuccio tanto che dopo poco tempo dette le dimissioni». Ma per quali motivi dette le dimissioni e che sapeva D'Errico dei traffici clandestini? E1 quanto ha voluto conoscere Vaudano. Sempre a Torino è stata fissata in questi giorni la data del processo contro i 33 imputati rinviati a giudizio per il contrabbando di gasolio all'lsomar: il dibattimento si svolgerà alla fine di aprile davanti alla seconda sezione del tribunale presieduta dal dott. Capirossi. Guido J. Paglia

Luoghi citati: Roma, Torino