L'Urss cerca di ristabilire buoni rapporti con Teheran in nome dell' «antimperialismo» di Fabio Galvano

L'Urss cerca di ristabilire buoni rapporti con Teheran in nome dell' «antimperialismo» Offensiva diplomatica (con qualche critica al khomeinismo) L'Urss cerca di ristabilire buoni rapporti con Teheran in nome dell' «antimperialismo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Improvvisamente l'Iran diventa un «protetto» di Mosca e i sovietici sembrano voler dimenticare sia l'asprezza dei recenti rapporti con il regime di Khomeini, sia l'assalto del 27 dicembre alla loro ambasciata, al quale reagirono con una durissima nota diplomatica. Lo sforzo dell'Urss per riallacciare un dialogo positivo con l'Iran è esplicito e fa di Mosca, paradossalmente, uno dei maggiori scenari (con la presenza di una folta delegazione iraniana) per la celebrazione del secondo anniversario della repubblica islamica. .La rivoluzione popolare in Iran è di grande importanza storica», hanno scritto nei giorni scorsi le Izvestija. E mercoledì sera, di rimando, l'ambasciatore iraniano Mori ammad Mokri ha espresso in tv gratitudine all'Urss per «il suo appoggio alla lotta del popolo iraniano contro l'imperialismo», aggiungendo poi la speranza che «i rapporti fra i due Paesi vicini si allarghino e si rafforzino». Pare di assistere alia nascita di un nuovo dialogo, che i sovietici considerane di grande importanza. Nei mesi scorsi l'atteggiamento di Teheran nei confronti dell'Urss deve avere sovente preoccupato i capi del Cremlino. Ma, a proteggere i malsicuri rapporti fra la superpotenza e i khomeinisti, erano gli ostaggi americani: Teheran, cioè, non poteva mettersi in urto, contemporaneamente, con Usa e Urss. Liberati gli ostaggi, i sovietici possono aver temuto che l'ira islamica potes¬ se — anche per via dell'Afghanistan — rivolgersi contro di loro. Si può forse interpretare in questo modo l'approccio estremamente «morbido» di cui Mosca dà prova in questi giorni. Le Izvestija sottolineavano una comunità di vedute fra i due paesi: la condanna .dell'aggressione israeliana contro i paesi arabi e dei delitti perpetrati dai razzisti sudafricani», per esempio. .La rivoluzione iraniana conserva a tutt'oggi Ut sua natura anti-imperialista, e l'imperialismo americano... resta il maggiore avversario». Un imperialismo che, nell'analisi di Mosca, non solo rappresenta una continua minaccia per l'Iran (i sovietici non perdono occasione di battere sul tasto della flotta Usa nel Golfo Persico), ma addirittura « tenta di presentare sotto falsa luce l'atteggiamento dell'Unione Sovietica di fronte alla repubblica islamica dell'Iran». Detto questo, e affermato che l'Urss ha .ripetutamente espresso il suo sostegno per la rivoluzione popolare confermando di essere disposta a sviluppare una collaborazione bilaterale» (ma a patto che Teheran dia prova di un -atteggiamento amichevole»), le Izvestija non tacciono i mali del khomeinismo: .1 dirigenti non hanno finora articolato alcun programma concreto di riforma socio-economica nell'interesse delle masse lavoratrici; la popolazione soffre per la disoccupazione, gli aumenti dei prezzi, la mancanza di generi alimentari e di altri generi di consumo; la questione delle nazionalità non è stata risolta su una giusta base democratica». Fabio Galvano

Persone citate: Khomeini