La Chiesa di Polonia al governo «Dannosa la politica del diktat»

La Chiesa di Polonia al governo «Dannosa la politica del diktat» I vescovi appoggiano apertamente gli agricoltori La Chiesa di Polonia al governo «Dannosa la politica del diktat» «La forza, le pressioni, le minacce, la propaganda non portano alla pace interna» - Un «diritto naturale la libera associazione dei contadini» (ma la parola sindacato non viene pronunciata) - Sabato scorso un incontro Wyszynski-Kania NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — La Chiesa polacca ha rivolto al governo un duro monito contro la tentazione di una politica del diktat in un comunicato del Consiglio generale della Conferemo episcopale, riunitasi martedì scorso. Il documento segue il plenum del Comitato Centrale e ha preceduto di poco il discorso d'investitura di Jaruzelski alla Dieta. «La forza, le pressioni, le minacce, la propaganda irritante non portano alla pace interna, ma creano nuove tensioni e proteste* scrivono i vescovi, alludendo chiaramente ai ripetuti richiami ufficiali all'ordine e alla legge. «Il rispetto dei principi morali dell'ordine legale e degli accordi sociali è compito in primo luogo di coloro che hanno assunto la responsabilità della sorte della nostra patria», continua il comunicato, sottolineando che i leader politici «dovrebbero evitare le decisioni e i gesti avventati, soprattutto quando investono la vita religiosa, sociale, economica, sindacale, politica, e i diritti dei cittadini.. E ancora: «Le tensioni si possono allentare soltanto attraverso un dialogo onesto e permanente del governo con i cittadini organizzati in gruppi sociali e professionali... Non si otterrà nulla con il diktat e con una propaganda che a volte scredita la controparte». Il Consiglio generale dell'episcopato ha anche confermato l'appoggio morale dato venerdì scorso dal primate di Polonia, cardinale Wyszynski, al sindacato dei contadini, la cui registrazione è stata negata dalla Corte Suprema: «E' necessario — dice il documento — dare agli agricoltori la garanzia della proprietà della terra e riconoscere loro il diritto alla libera associazione professionale, poiché il diritto dei contadini ad associarsi liberamente secondo la loro volontà e le loro necessità, indipendentemente dalle associazioni già esistenti, è un diritto naturale». La parola -sindacato» non viene pronunciata, per non esacerbare gli animi e lasciare la porta aperta ad un compromesso. Ma in questa vicenda la Chiesa si è ormai impegnata, dopo un incontro, sabato (del cui svolgimento si è avuta notizia soltanto ieri), fra il cardinale primate e Kanìa e il rifiuto categorico da parte delle autorità di riconoscere -Solidarietà rurale'. La fermezza mostrata in questa vicenda dalla Chiesa, la cui base è innanzitutto contadina, potrebbe preludere ad un lungo conflitto con il governo. Lo stesso giorno, gli agricoltori che occupano la sede dei vecchi sindacati a Rzeszow hanno riaffermato la volontà di continuare la lotta finché il loro sindacato non sia stato riconosciuto, hanno chiesto la solidarietà degli operai e hanno dichiarato che, se sarà necessario, organizzeranno scioperi. I contadini hanno inoltre ricevuto il deciso appoggio di Bogdanlis, vice presidente del sindacato di Danzica, che ha esortato «tutti i polacchi» a esigere dal governo la registrazione di .Solidarietà ru- rale"- Bernard Guetta Copyright l« Monde e per l'Italia I -a Stampa

Persone citate: Bernard Guetta, Jaruzelski, Wyszynski

Luoghi citati: Danzica, Italia, Polonia, Varsavia