Il premier polacco chiede una tregua a «Solidarietà»

Il premier polacco chiede una tregua a «Solidarietà» Tre mesi per rimettere ordine neireconomia Il premier polacco chiede una tregua a «Solidarietà» Il sindacato reagisce in modo indiretto, ma sostanzialmente positivo - Jaruzelski espone l'ambizioso programma del suo governo Sostituiti due vice primi ministri e sei ministri - Elogi per la Chiesa NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE VARSAVIA — Nel discorso d'investitura al Parlamento polacco, che mercoledì sera ha ratificato la sua nomina a primo ministro dopo le dimissioni di Pinkowski, il generale Jaruzelski ha chiesto «90 giorni laboriosi ai sindacati e a tutti i lavoratori». La reazione di «Solidarietà» è stata positiva,, anche se Walesa non ha esplicitamente esortato il Paese ad accogliere l'appello del nuovo premier. Jaruzelski ha inoltre presentato il suo gabinetto, nel quale figurano otto nuovi ministri. Il capo del governo si è presentato al Sejm nell'uniforme di generale, come per sottolineare che, avendo mantenuto l'incarico di ministro della Difesa, resta capo dell'esercito. Ha in sostanza proposto una tregua negli scioperi che dilaniano il Paese, una tregua di tre mesi «per mettere ordine nei problemi dell'economia». Il suo discorso è sembrato duro e morbido allo stesso tempo, dopo l'allarme suscitato lunedi dagli interventi di Grabski e Barcikowski e dello stesso Kania al plenum del Comitato Centrale del partito. Negli ultimi mesi, ha detto, «lo Stato si è trovato di fronte all'estremo pericolo», minacciato «dal crollo economico e dalla guerra fratricida»; e ha continuato: «Non si pronunciano facilmente parole di questo genere, e io sono cosciente del loro peso, mquando è in gioco il destindella Polonia non si può matenere il silenzio e lasciartrasportare in balia della tepesta». Il generale ha affermato che «forze del male hanno tentato di penetrare nell'organizzazione di "Solidarietà" e di spingerla verso posizioni... di anarchia e di deviazione dal socialismo... Gli uomini dei nuovi sindacati non devono lasciarsi condizionare dalle pressioni... Ogni polacco deve trarne le dovute conclusioni», il governo, ha detto. «combatterà le deformazioni del passato e regolerà i conti con gli autori del male». Ma «il potere ha la forza sufficiente per sbarrare la strada alle persone ed agli eventi che vogliono far tornare indietro il corso della storia verso la controrivoluzione». Jaruzelski ha poi espresso la convinzione che il programma del governo «incontrerà la comprensione e l'appoggio da parte della Chiesa... L'episcopato polacco ha dato prova di questo atteggiamento, agevolato dall'allargamento dei lavori della commissione congiunta del governo e dei rappresentanti dell'episcopato, lavoro che viene svolto con la preoccupazione del benessere della nazione». Il primo ministro ha presentato un programma in dieci punti: miglior distribuzione dei generi di prima necessità, soprattutto alimentari; severo controllo dei prezzi; miglioramento del servizio sanitario; soluzione del problema della casa; più equa politica dei redditi; interventi per frenare la crisi dell'agricoltura; aumento della produzione di materie prime, soprattutto carbone; revisione degli investimenti; nuova politica dell'importazione e dell'esportazione; miglior disciplina del lavoro e riqualificazione dei lavoratori a seconda delle necessità. Il capo del governo ha annunciato la creazione di un Comitato economico che verrà presieduto dall'ex vice premier Jagielski, il negoziatore di Danzica, e l'intenzione di costituire un Comitato permanente per la cooperazione con i sindacati. Entro un mese sarà pubblicato il rapporto sullo stato dell'economia, entro 6 mesi verranno presentate le leggi sui sindacati, sulle imprese, sull'autogestione In campo internazionale, la posizione della Polonia, ha detto, «è seriamente minacciata... Veniamo osservati con crescente ansietà dai nostri amici... Si spera di trasformare il nostro Paese in un cavallo di Troia all'interno del campo socialista... Ma questi calcoli sono inutili. Il posto della Polonia è e rimarrà in mezzo alle forze del socialismo». Sono stati nominati due nuovi vice premier, Rakowski e Jedynak, al posto di Kopec e Kowalczyk; tra i sostituiti, i ministri della Sanità. dell'Economia Forestale, dell'Agricoltura, dell'Educazione, della Chimica. Ieri si è riunita a Danzica la Commissione nazionale di «Solidarietà». Walesa ha chiesto — ed è sembrato un gesto conciliante—ai poligrafici di sospendere lo sciopero proclamato per oggi. Nella mozione approvata al termine della riunione, il sindacato afferma che, dopo l'avvicendamento al posto di premier, i problemi controversi dovrebbero essere risolti attorno ad un tavolo. Il documento non accenna alla tregua proposta da Jaruzelski, ma sostiene che ogni sciopero dovrà essere concordato con i dirigenti di «Solidarietà», i quali non esiteranno, «nel caso in cui questa norma non venisse rispettata, a denunciare gli scioperi che hanno un carattere particolare». Il comunicato attacca •■gli anni di gestione arbitraria» che hanno portato all'attuale situazione, V«arroganza delle autorità», gli arresti, le minacce di persecuzioni contro il Kor, e dichiara appoggio — ma non con lo sciopero — alla causa dei contadini. e. st.

Persone citate: Jaruzelski, Kopec, Kowalczyk, Rakowski, Walesa

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Troia, Varsavia