Un mese di maltempo in Sicilia i danni ammontano a 400 miliardi

Un mese di maltempo in Sicilia i danni ammontano a 400 miliardi Neve, vento e pioggia hanno colpito tutte le nove province Un mese di maltempo in Sicilia i danni ammontano a 400 miliardi Chi ha sofferto di più è stata l'agricoltura (300 miliardi) nel Catanese - Pesanti conseguenze anche a Ragusa dove centinaia di serre sono state distrutte - Duri colpi alle attrezzature portuali della costa fra Palermo e Messina DM. NU8IRO COR RISPONDENTE PALERMO — Neve, vento e pioggia tra gennaio e i primi giorni di febbraio in Sicilia hanno causato danni per più di 400 miliardi: li ha elencati all'assemblea siciliana il presidente della Regione, Mario D'Acquisto (de), che ha chiesto l'intervento statale pon i fondi per le calamità naturali. La procedura per ottenere gli stanziamenti dello Stato è già stata avviata dalla presidenza della Regione. D'Acquisto ha tracciato il bilancio della pesante situazione venutasi a determinare nelle nove province dell'isola. Si è attenuto scrupolosamente ai risultati dei sopralluoghi compiuti dai temei. La batosta più forte l'ha subita l'agricoltura con danni accertati per 330 miliardi, ma richieste d'aiuto vengono anche dagli altri comparti produttivi siciliani che lamentano danni per un complesso di settanta miliardi. una situazione da stato d'emergenza», ha detto, tra l'altro, D'Acquisto, che in aula ha risposto a ben ventiquattro interpellanze e interrogazioni con le quali i deputati di tutti i gruppi hanno sollecitato il governo regionale a fare in modo che siano celermente completati i sopralluoghi e che siano stanziate le somme occorrenti a riparare i guasti. Segnalazioni di danni più o meno ingenti sono pervenute alla Regione da 198 dei 387 comuni della Sicilia. La provincia più colpita dalle mareggiate lungo la costa tirrenica dell'isola e dalle bufere di vento e neve sui monti Nebrodi, è quella di Messina: sono stati 74 i sindaci che, pressati dalla popolazione, in questi giorni hanno chiesto soccorso allo Stato e alla Regione. Cinquantaquattro sono stati, Invece, i sindaci palermitani che hanno fatto altrettanto. In assoluto, la più colpita è la provincia di Catania, con danni all'agricoltura, specialmente agli agrumeti della fertile piana etnea, per 114 miliardi. Gravi sono state le conseguenze, soprattutto del vento, anche nella piccola e attiva provincia di Ragusa: qui migliaia di serre sono state scoperchiate e centinaia distrutte. Nel Ragusano l'ispettorato all'Agricoltura ha rilevato danni per 54 miliardi. Sferzata dalle mareggiate, la costa settentrionale dell'isola — che da Palermo corre fino a Messina con una quindicina di paesi — è in attesa di urgenti riparazioni. Perizie sono in corso per lavori urgenti a Milazzo, Gioiosa Marea e in altri centri rivieraschi dove la furia del mare ha inferto duri colpi alle attrezzature portuali: la sezione opere marittime del Genio Civile ha riscontrato danni per 18 miliardi a moli, banchine e altre opere nei porti siciliani, tra i quali quelle delle isole minori come Pantelleria, Lipari. Filicudi. Prima che si aprisse il dibattito sulle dichiarazioni del presidente della Regione con intervento dei firmatari delle interpellanze e delle interrogazioni in assemblea lo stesso D'Acquisto ha criticato l'Enel. Ai danni per il maltempo — ha detto in sostanza l'on. D'Acquisto — si sono aggiunti quelli patiti per i prolungati «black out» che hanno lasciato senza energia elettrica per intere giornate tutta la Sicilia. Il presidente ha parlato esplicitamente di •disservizi dell'Enel» ed ha comunicato che la prossima settimana incontrerà il presidente dell'Enel per sollecitargli un 'persuasivo chiarimento» circa 1 reali motivi che hanno provocato l'interruzione nell'erogazione dell'energia elettrica e inoltre per chiedergli •precisi impegni» affinché non si ripetano i .black out". Nei giorni scorsi, da più parti sono piovute aspre critiche sul funzionamento del compartimento Enel in Sicilia. Deputati regionali del pei hanno chiesto la rimozione dell'ing. Edy Finardi che dirige l'ente elettrico in Sicilia. L'altro ieri sui monti delle Madonie, nel Palermitano, migliaia di persone sono scese in strada per una protesta nei confronti dell'Enel. Da venti giorni a Petralia Sottana, paese di ottomila abitanti a mille metri d'altitudine, manca la corrente elettrica. Antonio Ravidà

Persone citate: Antonio Ravidà, D'acquisto, Finardi, Mario D'acquisto