Provincia, riforma per tutti i servizi

Provincia, riforma per tutti i servizi In attesa dei nuovi compiti Provincia, riforma per tutti i servizi È Prevista l'assunzione di 422 dipendenti -1 sindacati criticano il piano Il piano di riorganizzazione degli uffici e dei servizi della Provincia, che dovrebbe Meguare le strutture ai nuovi compiti di «ente intermedio», è finalmente giunto, con 103 giorni di ritardo, in consiglio provinciale. E con due ore di ritardo (durante le quali capigruppo e sindacati si sono incontrati) è cominciata la seduta al termina della quale è stata resa nota la relazione del vicepresidente Ardito, autore della ristrutturazione. Oggi ci sarà il dibattito. Olà ieri, comunque, i sindacati dei dipendenti hanno distribuito un volantino critico che da sul piano una valutazione sostanzialmente negativa, sia rispetto al metodo usato dall'amministrazione nei loro confronti per la redazione del documento (confronto solo formale), sia nel merito della proposta. Vengono rilevate contraddizioni, con servizi sovradimensionati su spinta dei singoli assessori: ciò porterebbe ad una -disomogeneità» che contrasta con l'ipotesi di 'razionalizzazione generale: Si lamenta inoltre l'inserimento «a pioggia* di qualifiche, di esperti, di consulenti senza necessità. Le organizzazioni sindacali temono che questi punti possano 'Comportare una eventuale revisione del piano nei suoi eccessi demagogici» da parte della Commissione per la finanza locale e comunque un ritardo nell'approvazione. Lamentano infine scarsa sensibili tàalle loro proposte. Ma che cos'è la ristrutturazione?. Lo spiega il vicepresidente Ardito nella sua relazione. La sostanza è un'operazione volta a svecchiare e razionalizzare le strutture provinciali per renderle, fra l'altro, più rispondenti ai servizi che dovranno fornire ai Comuni minori. Insomma 'Un'organizzazione fondata sul decentramento territoriale e funzionale con il potenziamento di uffici e servisti che operano per obiettivi (istruzione, viabilità, trasporti, assistenza) e con compiti di coordinamento: Ardito ha giustificato i ritardi con la mancanza di un quadro preciso di come sarà l'ente intermedio, elemento che porta anche al rischio di •gonfiamenti cautelativi degli organici: L'organico aumenterà di 422 unità, ma, in sostanza, depurato di quello degli enti disciolti, il personale avrà un incremento di sole 200 unità dal 1976 al 1984, cioè di poco più di 22. persone airanno^ Facendo riferimento alle polemiche pci-psi sulle modalità della ristrutturazione Ardito ha detto: 'Sicuramente in giunta abbiamo visioni e pareri diversi, anche a prescindere dalle collocazioni partitiche, ma ritengo che ciò non sia solo un fatto normale, ma anche positivo: fortunatamente i nostri comitati centrali non hanno approvato documenti-quadro sulla riorganizzazione degli enti locali. Sono del parere che, se non ci fosse stato il blocco delle assunzioni, avremmo dovuto proseguire l'analisi ed il dibattito in giunta e in commissione e nel confronto con le organizzazioni sindacali, allargandolo anche ai soggetti sociali del nostro territorio che sono stati sentiti in modo marginale e casuale'. ■k II consigliere provinciale del pri ha rivolto un'interrogazione al presidente Maccari per sapere «se si intende intervenire in favore delle piccole imprese che operano nel settore turistico invernale che a causa della mancanza di neve si trovano a dover fronteggiare notevoli disagi di carattere finanziario*.

Persone citate: Maccari