Anche la chimica inglese è in crisi

Anche la chimica inglese è in crisi L/Ici licenzierà 6000 dipendenti, la Bp Chemical altri mille Anche la chimica inglese è in crisi NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE LONDRA — Gli ultimi dodici mesi sono stati forse i peggiori per l'industria chimica inglese. Vendite e profitti hanno subito un tracollo, e oltre dodicimila posti di lavoro sono stati perduti. L'unico aspetto positivo del 1980 sono state le esportazioni, che hanno superato di due milioni e 200 mila sterline le importazioni: per la prima volta la Gran Bretagna ha registrato un attivo in questo settore nei confronti dei partners comunitari. Ma, come ha detto Martin Trowbridge, direttore generale dell'Associazione delle industrie chimiche, «la pillola è indorata ma è rimasta molto amara'. La verità è che molte Industrie hanno venduto in perdita all'estero. Per un'industria tradizionalmente trainante nella pigra economia inglese, la crisi dello scorso anno è stata improvvisa. Secondo un alto funzionarlo, «lo scorso marzo l'industria chimica inglese sembrava caduta in un abisso. Solo nelle ultime settimane ci sono stati segni di miglioramento'. Mentre la recessione colpiva l'Europa occidentale, le industrie chimiche registravano una caduta della domanda fino al 35%. I prezzi sono crollati perché alcuni produttori hanno cercato di mantenere le proprie quote di mercato vendendo sottocosto. I margini perciò si sono sbriciolati e presto molte aziende hanno dovuto ammettere che i profitti si stavano riducendo dra- sticamente o addirittura che le perdite stavano aumentando. Liei (International Chemical industry) ha scosso il mondo industriale con la notizia di una perdita di dieci milioni di sterline, nel terzo quadrimestre dell'80.1 profitti, che saranno annunciati entro il mese di febbraio, dovrebbero essere di soli 220 milioni di sterline, contro i 560 milioni del 1979. La Bp Chemical ha ammesso una perdita di 84 milioni di sterline nel primi nove mesi dell'80. Inevitabilmente, ciò ha creato grossi problemi all'occupazione, anche se In nessun caso gravi come alla Montedison. 1,'lci, che occupa circa 75 mila persone in Inghilterra, ha annunciato un plano per licenziare 6 mila persone, per lo più impiegate nel settore fi¬ bre, che ha perso 38 milioni di sterline nella prima metà del 1980.1 settori petrolchimico e plastica hanno anch'essi 1 loro problemi; i sindacati hanno recentemente ammonito che oltre diecimila posti di lavoro saranno perduti all'Ici entro quest'anno. L'azienda però contesta questa previsione. La Bp Chemical ha ridotto di mille unità II suo personale nel Sud Galles e ha dichiarato che altri tagli «consistenti» saranno necessari. Anche la Shell intende ridurre 11 personale. Un'azienda plastica nella quale lavorò anche la signora Thatcher ha chiuso uno stabilimento che dava lavoro a mille persone. j. h. Copyright Times Newspapsrs e per l'Italia la Stampa

Persone citate: Martin Trowbridge, Thatcher

Luoghi citati: Europa, Galles, Gran Bretagna, Inghilterra, Italia, Londra