La dc sceglie il sì «per la vita» e dice no agli altri referendum
La dc sceglie il sì «per la vita» e dice no agli altri referendum Invito ai partiti a non radicalizzare lo scontro La dc sceglie il sì «per la vita» e dice no agli altri referendum La direzione democristiana ha approvato all'unanimità la linea della segreteria a favore della modifica della legge sull'aborto - Piccoli: «Il governo non deve assolutamente essere coinvolto» - Discussa anche la politica economica, con un intervento del ministro Andreatta DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Alla direzione de che si è svolta ieri a piazza del Gesù alla presenza di tutti i capi storici del partito, il segretario Piccoli ha proposto di votare «si- al referendum sull'aborto promosso dal Movimento per la vita e «no» a tutti gli altri. i La de — ha precisato il leader, le cui proposte sono state approvate all'unanimità — in coerenza con la sua ispirazione e i precedenti delle lotte parlamentari sostenute negli anni passati, dichiara un sicuro e chiaro orientamento a favore della richiesta referendaria che tende ad abrogare le disposizioni della legge 194 del 1978 fondate sulla libera decisione finale della madre. In questa scelta ci guida la nostra ispirazione cristiana, un ideale civile di tutela della vita in tutte le sue manifestazioni'. « Tuttavia — ha aggiunto il segretario de — questa nostra presa di posizione si caratterizza anche con un appello che non si rivolge ad altri partiti e tanto meno a schieramenti di partiti (che è auspicabile non si costituiscano su questo tema), ma alla coscienza morale degli elettori cattolici e laici: Affermato che il governo «non deve in alcun modo essere coinvolto nel dibattito che si aprirà nel paese; Piccoli ha ammonito: 'Nessuno immagini di 'introdurre surrettiziamente, per il confronto referendario, elementi di crisi. Noi vogliamo che lo stile di tale dibattito, non turbando i rapporti tra i partiti, sia tenuto a livello di razionale argomentazione e di serena consapevolezza». Per la stretta creditizia, la direzione de appoggia la linea del governo, senza prendere posizione né per La Malfa né per Andreatta; non dalla relazione ufficiale di Misasi, ma dal dibattito, è uscita, anzi, qualche critica velata più al ministro del Tesoro (sinistra De) che al responsabile del Bilancio; Andreatta ha poi preso la parola. Le questioni economiche sono state affrontate con due relazioni, l'ima del responsabile del dipartimento economico Misasi e l'altra del responsabile per il Mezzogiorno Manfredi Bosco, presenti anche il presidente del Consiglio Forlani e i ministri economici Andreatta, Pandolf i e Scotti. Misasi ha sottolineato che - gli ultimi avvenimenti hanno creato l'impressione dì una sorta di contrapposizione tra due linee di politica economica, che non appare reale. I recenti provvedimenti dell'autorità monetaria non alterano in modo rilevante il volume complessivo di credito interno previsto nelprogramma del preceden te governo*. Il ministro Andreatta, intervenendo al dibattito, ha ricordato che dal 1° gennaio 1980 a ieri la lira si è svalutata di oltre il 10 per cento nei confronti del complesso delle altre monete: una percentuale che supera il differenziale dei prezzi fra l'Italia e il resto del mondo e che pertanto assicura un miglioramento della competitivita dei prodotti italiani. Nell'80 la domanda interna è aumentata del 6 per cento contro una stasi delle altre economie dell'area Ocse. Questi due fatti mostrano la gravità, dell'errore di chi prescrive la medicina di ulteriori svalutazioni della lira; una svalutazione verso lo Sme rilancerebbe l'inflazione fra il 20 e il 30 per cento e obbligherebbe le autorità monetarie ad una stretta creditizia di un rigore e di una intensità assai più forte delle modeste misu¬ re di contenimento prese dalla Banca d'Italia dieci giorni fa. Per i referendum, oltre alla relazione di Piccoli tutta puntata a sdrammatizzare la battaglia tra i partiti, c'è una nota ufficiale della segreteria. La posizione de sull'aborto «non è mai stata né può essere d'indifferenza». Cosi precisa il documento, riferendosi anche a quanto apparso su alcuni organi di stampa. Piccoli — aggiunge la nota — ha testualmente detto: 'Il problema dell'aborto riveste per noi un'importanza vitale perché la nostra tradizione, la nostra coscienza morale, civile, giuridica, il nostro impegno di cattolici democratici si collegano strettamente alla difesa della vita».
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