Turbata da esuli afghani l'apertura della conferenza dei non allineati

Turbata da esuli afghani l'apertura della conferenza dei non allineati A New Delhi, Indirà Gandhi esorta il movimento all'unità Turbata da esuli afghani l'apertura della conferenza dei non allineati NEW DELHI — Alla presenza di Indirà Gandhi, i ministri degli esteri dei Paesi non allineati hanno cominciato ieri mattina i lavori della Nona Conferenza, presieduta dal cubano Isidoro Malmierca. Poco prima dell'inizio, all'esterno dell'edificio si sono avuti incidenti tra una folla di circa trecento esuli afghani, ai quali si erano uniti simpatizzanti indiani, e la polizia. I dimostranti portavano cartelli contro il regime filosovietico di Kabul e chiedevano aiuto per rovesciare il governo di Karmal (il cui rap¬ presentante partecipa alla conferenza). Un altro incidente, all'interno della conferenza, ha turbato l'inizio della sessione. Ai lavori partecipa anche l'ambasciatore a New Delhi del governo cambogiano di Heng Samrim. Secondo la decisione presa al vertice dell'Avana nel 1979, il seggio della Cambogia sarebbe dovuto restare vacante. L'India, ospite di turno, infatti non ha invitato il ministro degli esteri di Samrin, ma è bastata la presenza dell'ambasciatore (presente all'apertura, come tutti quelli accreditati a New Delhi) per sollevare le proteste di alcuni rappresentanti. Il presidente della conferenza, il ministro cubano Malmierca, ha dichiarato in apertura dei lavori che da vent'anni il movimento dei non allineati si trova di fronte gli stessi nemici 'della nostra indipendenza e del nostro diritto a vivere in pace e nella sicurezza». E' significativo, ha aggiunto Malmierca, che questa conferenza si svolga in India •patria di uno dei fondatori del movimento», Nehru. Prendendo successiva men- te la parola, la signora Gandhi ha lanciato un appello alle grandi potenze perché ritirino le loro basi dall'Oceano Indiano e dalle zone di conflitto in Europa, Asia, Africa e America Latina. Parlando delle tensioni tra Est e Ovest che minacciano la solidità del movimento, il primo ministro indiano ha poi affermato: •Vogliono essere padroni della nostra terra e del nostro futuro». •Divisi siamo vulnerabili — ha aggiunto — uniti faremo prevalere le nostre idee». Secondo la signora Gandhi i Paesi non allineati si trovano sempre più spesso gli uni contro gli altri per motivi economici e militari. Essi dovrebbero invece •cercare attivamente la comprensione e la pace» tra loro. Ai lavori della conferenza, che ha ammesso ieri l'isola caraibica di Santa Lucia qua le 96° membro a pieno diritto del movimento, è intervenuto anche 11 ministro degli esteri jugoslavo Josip Vrhovec il quale ha chiesto «il ritiro di tutte le truppe straniere dall'Afghanistan e dalla Cambogia». Sulla guerra irano-ira chena Vrhovec ha invece so stenuto l'importanza di un ruolo mediatorio da parte dei Paesi non allineati. La conferenza è stata d'ai tra parte unanime nel con dannare il recente raid sudafricano contro il Mozambico. Fonti dell'Onu hanno peraltro reso noto che il segretario generale dell'Onu, Kurt Waldheim, si incontrerà, con il mi nistro degli esteri afghano Shah Mohammed Dost mercoledì allo scopo di cercare di aprire un dialogo fra Kabul e 1 vicini Iran e Pakistan. A tale proposito il sottosegretario dell'Onu Javier Perez ha detto di avere già avuto incontri informali con Dost e con il ministro degli esteri pachistano Agha Shahi (che deve par lare in serata alla conte renza).

Persone citate: Agha, Gandhi, Javier Perez, Josip Vrhovec, Kurt Waldheim, Nehru, Shah Mohammed Dost