Nel silenzio delle famiglie-lager 40.000 bimbi torturati ogni anno di Paolo Patruno

Nel silenzio delle famiglie-lager 40.000 bimbi torturati ogni anno Sconcertanti risultati di un'inchiesta in Francia Nel silenzio delle famiglie-lager 40.000 bimbi torturati ogni anno DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — Una bimbetta con piaghe purulente alle caviglie, un'altra che è poco più d'una neonata con lividi e bruciature da sigarette, un bimbo dal volto tumefatto. Tutti hanno in comune lo sguardo impaurito, occhiate marcate dal dolore quotidiano, un'espressione ferita forse per sempre perché la memoria non potrà mai scordare certe esperienze. Sono alcune delle foto pubblicate su un settimanale francese per documentare un flagello nascosto e perverso: quello dei bimbi-martirizzati, dei bambini picchiati, crudelmente seviziati, quasi sempre dai genitori, dai parenti più prossimi che dispensano botte invece d'affetto e protezione. Sono immagini rivoltanti, insostenibili, che illustrano una situazione purtroppo reale, in Francia come altrove, in altri Paesi cosidetti «civilizzati». Secondo la •Fondazione Anne Aymone Giscard d'Estaing» ogni anno in Francia ci sono 40 mila bambini-martiri, dei quali qualche centinaio conclude anzitempo, nelle sevizie, la sua breve vita. Le statistiche ufficiali sono numericamente meno impressionanti, parlano di 5295 «casi» recensiti nel 1980, con trenta morti. Ma tutti gli specialisti riconoscono che queste cifre sono inferiori alla realtà, che bisogna calcolare almeno 25-30 mila bambini martirizzati. E il triste fenomeno è in progressione. Chi sono le vittime di questi maltrattamenti crudeli? Rispondono, in un'inchiesta del Figaro, medici, assistenti sociali, poliziotti: >Le vittime sono soprattutto bimbi al di sotto dei sei anni, perché l'età prescolare accentua il loro isolamento e quindi la loro vulnerabilità». Non possono lamentarsi, possono soltanto piangere, guaire di dolore e di paura. Chi li picchia? Sono in maggioranza i parenti più prossimi, padri nevrastenici che non sopportano di sentir piangere o gridare il bimbo e gli spengono la sigaretta sulla pelle, madri che sfogano così la rabbia d'essere state abbandonate, il senso di colpevolezza d'una maternità non voluta. Per il commissario Dreau, della brigata dei minori della polizia di Parigi, •d'etilismo è responsabile del SO per cento dei casi di maltrattamento», un'altra causa è lo sradicamento sociale, con protagonisti immigrati, gente senza lavoro, che vive ai margini della società. Ma per un caso che viene denunciato dai vicini, che viene scoperto dalla maestra dell'asilo, segnalato ai servizi medicosociali, quanti rimangono sconosciuti, e impuniti? Risponde un altro medico, il dott. Strauss, specialista di pediatria sociale: •Decine di neonati e di bambini muoiono ogni anno o rimangono marcati per sempre, con danni irrimediabili, per i maltrattamenti. Ma la maggior parte dei casi non dà luogo a nessuna inchiesta, e nessun procedimento giudiziario, come se esistesse una legge del silenzio» tacitamente diffusa per coprire queste azioni incofessabili. Paolo Patruno

Persone citate: Giscard D'estaing, Strauss

Luoghi citati: Francia, Parigi