Bignami al giudice: «M'interroghi è suo mestiere, io non rispondo»

Bignami al giudice: «M'interroghi è suo mestiere, io non rispondo» Tre magistrati al capezzale del leader di «Prima linea» alle Molinette Bignami al giudice: «M'interroghi è suo mestiere, io non rispondo» Ha aggiunto: «Non mi riguarda l'articolo della legge che prevede un trattamento di clemenza per chi collabora con la giustizia» - Trasferito nel pomeriggio, forse alle Nuove Nella camera-bunker delle Molinette dov'era ricoverato fino a ieri pomeriggio per una ferita al piede destro, Maurice Bignami ha ricevuto in mattinata la visita dei magistrati. Tn due tornate, alle 10.30 e alle 12. è stato sentito dal sostituto procuratore Rinaudo e dai giudici istruttori Laudi e Lanza. Due interrogatori all'insegna di una formale cortesia da parte del terrorista, in un clima tranquillo senza toni intimidatori o arroganti, senza scatti di rabbia. Educato, gentile, sorridente il capo di Prima linea ha risposto, per così dire, alle domande dei magistrati. Tn realt?> non ha detto niente. Verso le 14 ha lasciato le Molinette. Primo interrogatorio. Sono le 10,25 quando il dott. Rinaudo varca la soglia della stanza 31 nel reparto del prof. Cravero. Bignami è sul lettino con un grosso gambale di gesso che gli inchioda il piede destro trapassato da un proiettile. E' presente il difensore Edoardo Di Giovanni di Roma. TI sostituto procuratore è incaricato dell'inchiesta sull'ultimo assalto dei terroristi all'oreficeria di via Exilles e del conflitto a fuoco che ne è seguito. TI magistrato contesta a Bignami i vari reati: rapina, tentato omicidio, lesioni, detenzione d'armi. Bignami: -Ne prendo atto-. Giudice: -Ha qualcosa da aggiungere?-. Bignami: -Mi rifaccio a quello che ho già detto». -E cioè?-. -Sono un comunista combattente, prigioniero di guerra-. -Devo continuare a farle delle domande-. -Bene, faccia pure il suo mestiere, tanto io non rispondo, non ho nulla da dire, ognuno deve stare al proprio posto-. Continua Rinaudo: «Le ricordo l'articolo 4 della legge antiterrorismo che prevede un trattamento di clemenza per chi collabora con la giustizia». Secca la risposta dal lettino: -Non mi riguarda-. -E invece dovrebbe riguardarla-. -Se proprio ci tiene, scriva pure che non mi interessa-. Insiste il dott. Rinaudo: «Chi c'era con lei in via Exilles?-. TI capo di Prima linea, con un pizzico d'ironia: «Per cor- tesia...-. L'interrogatorio si conclude cosi. E' durato esattamente mezz'ora. Il sostituto procuratore convalida il fermo del terrorista. Ai cronisti spiega: «Se non ci saranno complicazioni istruttorie, Maurice Bignami sarà processato per direttissima in corte d'assise. Questa almeno è l'intenzione della procura-. Per ora Bignami resta in isolamento: non pun leggere giornali, né ascoltare la radio. TI secondo interrogatorio, poco dopo le 12. Tocca ai giudici istruttori Laudi e Lanza sentire l'arrestato. A Bignami sono contestati 13 mandati di cattura, notificati gi?> l'altro giorno da un funzionario della Digos: 11 riguardano omicidi, ferimenti, rapine avvenuti a Torino, uno è per l'assassinio di due carabinieri a Pante dei Cetti (procede la procura di Viterbo), l'ultimo è stato spiccato dalla procura di Roma per banda armata. Bignami anticipa i giudici: «Non intendo rispondere alle domande-. Poi aggiunge: «Sono un combattente comunista, un prigioniero di guerra-. T due magistrati continuano a contestargli i vari reati, per piiì di un quarto d'ora. Bignami, disteso sul lettino, continua a non rispondere. Anticipa ancora una volta i giudici: -Non parlatemi anche voi dell'articolo 4, dei vantaggi per chi sceglie la via del pentimento. Non mi interessa-. Poi si lascia andare a qualche considerazione sul trattamento in ospedale: «Si sono comportati tutti molto bene. Dal personale medico alla polizia che mi sorveglia». Anche questo interrogatorio è finito: come il primo, è durato mezz'ora. Alle 14,10 Bignami lascia la stanza 31 al secondo piano delle Molinette: un'ambulanza scortata dalle volanti della Digos lo porta verso una destinazione «ignota». Quasi certamente è l'infermeria delle Nuove: ma il direttore del carcere, Stiraci, nega. Nino Pietropinto Maurice Bignami, da questo momento, si è preoccupato solo delle sue ferite

Luoghi citati: Roma, Torino, Viterbo