Benedetto da Norcia, 15 secoli fa «inventò» l'assistenza sanitaria

Benedetto da Norcia, 15 secoli fa «inventò» l'assistenza sanitaria I monasteri benedettini, primo rifugio per gli infermi Benedetto da Norcia, 15 secoli fa «inventò» l'assistenza sanitaria A 1500 anni dalla sua nascita, di Benedetto da Norcia, patrono d'Europa e Vip della santità, si può dire che gettò le basi dell'odierna assistenza medica ed ospedaliera, dandole fin dalle origini un respiro sovrannazionale ed europeo. Visse in un periodo di profondissima crisi, a cavallo fra il crollo della civiltà classica greco-romana essenzialmente mediterranea ed i primi vagiti della nuova cultura mittel-europea romano-cristiano-germanica. In un mondo così disorientato in cui tutto pareva crollare, Benedetto, istituendo i suoi monasteri (a partire da quello originario di Monte- cassino) creò non tanto un eremo per isolarsi da un mondo sconvolto quanto un rifugio per tutta la civiltà europea. Da Montecassino infatti — quasi per gemmazione spontanea — si irradiò una serie di monasteri che, in circa due secoli (VI-VIII), coperse l'Europa centro-occidentale (Italia centro-settentrionale, Francia, Germania, Irlanda ecc.) di una rete di rifugi in cui per mezzo millennio (dal 600 al 1100 circa) potè sopravvivere l'antica cultura e prepararsi quella nuova. In quel periodo il monastero fu tutto: centro di produzione agricola e di sostentamento (in tempo di carestia la gente si adunava alle sue porte per ricevere ciò che -passava il convento'); centro di cultura e di insegnamento (raccolta e copiatura di opere sacre, profane e scientifiche e scuole conventuali); centro infine di assistenza. La regola benedettina (dell'mora et labora*) prevedeva infatti l'assistenza agli infermi, dapprima limitata ai soli confratelli, poi estesa a chiunque si presentasse al convento come al solo centro in grado di dare soccorso. Per necessità e per la forza stessa delle cose comparve nel monastero la figura del «mo- nachus infirmariuS', poi »monachus medicus., che cominciò ad applicare sui suoi pazienti le nozioni apprese sui manoscritti conservati o copiati nella biblioteca conventuale, fra cui numerosi quelli medico-farmaceutici. Ben presto gli si affiancò il *monachus apothicarius* o farmacista che raccoglieva nei boschi le erbe medicinali e con esse preparava i medicamenti (erbe che successivamente vennero coltivate in appositi orti annessi al monastero come « Horta sanitatis»). I liquori, i tonici, le pomate intitolate a qualche santo che ancor oggi si usano — talora perfino reclamizzati alla tv — sono un'eco protratta di allora. Per assicurare riparo e assistenza adeguata ai malati sorsero, come speciali foresterie, infermerie conventuali: per estendere poi l'assistenza ai viandanti e ai pellegrini sorsero ospizi che spesso furono anche ospedali. Gli ospizi sorsero in punti strategici di passaggio obbligato, ad esempio sui passi alpini, sui guadi o traghetti, sui bivi importanti: vedi quello, più noto, del Gran S. Bernardo. Sul loro esempio, con la ripresa della vita urbana che si ebbe dopo il 1000, vescovi e autorità civiche cominciarono a fondare ospedali cittadini (che spesso, in Italia e nell'Europa occidentale, sono quelli ancora oggi esistenti). La medicina monastica e conventuale lentamente scomparve ed anzi venne alla fine abolita dalle stesse autorità ecclesiastiche: ma quando ciò avvenne erano ormai comparsi gli ospedali urbani ed i medici laici. La più celebre e antica scuola medica dell'Europa medioevale, quella di Salerno (l'»Harvard* o «Stanford University» dell'anno 1000), è stata una emanazione diretta 'della vicina abbazia di Montecassino e i suoi più antichi ed illustri maestri, almeno in origine, erano monaci cassinesi. Medicina e Farmacia, nell'europeo-occidentale campo di azione del monachesimo benedettino, riconoscono pertanto nei monaci di S. Benedetto i loro salvatori e l'assistenza ospedaliera, quasi sconosciuta dai Greci e dai Romani, i suoi promotori. Adolfo Ferrari Sacco

Persone citate: Adolfo Ferrari, Greci, Horta, Norcia, Sacco, Stanford

Luoghi citati: Europa, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Salerno