Carcere a vita per 4 rapinatori che hanno ucciso un brigadiere di Paolo Lingua

Carcere a vita per 4 rapinatori che hanno ucciso un brigadiere Genova giudici in camera di consiglio per 15 ore GENOVA — Dopo 15 ore e mezzo di camera di consiglio, nel cuore della notte, la Corte d'Assise ha condannato all'ergastolo Cesare Chiti, Paolo Dongo. Giovanni Misso e Luigi Pasquale Cian, per aver ucciso due anni fa il brigadiere dei carabinieri Ruggero Volpi, durante l'assalto dei complici di Chiti al furgone dei militari sul quale viaggiava, allo scopo di liberarlo. Dongo, Misso e Cian, che facevano parte della banda di rapinatori che aveva terrorizzato per alcuni anni Genova e la Riviera organizzarono l'assalto al furgone sul quale assieme a quattro carabinieri si trovava il loro «capo, che veniva trasferito dal carcere di Marassi a quello di Trani. Nella drammatica sparatoria rimasero feriti lievemente anche due militari. Gli altri imputati minori, quasi tutti accusati di favoreggiamento e reati di secondo ordine, hanno avuto lievi pene: Franco Bettoni (3 mesi), Giorgio Chiti, padre di Cesare (6 mesi), Giorgio Aversano (2 anni e 2 mesi condonati). Gina Lupo (2 mesi, condonati), Sandro Dallari (2 anni condonati), Anna Belluno (4 mesi condonati), Gino Sedda (1 anno e 4 mesi). Filippo Basile è stato assolto per non aver commesso il fatto. Al momento della lettura della sentenza, nella gabbia degli imputati c'era so' anto Franco Bettoni. Tra il pubblio, pallida, vestita di nero, la vedova del brigadiere Volpi, Bruna, che ha sussurrato: .Giustizia è fatta». La donna, che s'era costituita parte civile anche a nome dei propri figli, non ha perduto una sola delle udienze. Gli imputati non sono più stati presenti alle ultime fasi del processo: protagonisti d'un confuso episodio domenica scorsa — non è ancora chiaro se si è trattato d'un tentativo di evasione oppure Carcere a vita per 4 rapinatori che hanno ucciso un brigadiere d'un velleitario gesto dimostrativo per acquisire prestigio all'interno del carcere —, avevano ottenuto di non partecipare alle udienze e di essere trasferiti. Forse davano già per scontata la sentenza, sulla base delle richieste del pubblico ministero che peraltro sono state accolte integralmente dalla corte. La corte si era chiusa in camera di consiglio poco prima delle dieci di venerdì. I giudici hanno affrontato a lungo la spinosa questione della pena dell'ergastolo. Sulle incertezze d'una parte del collegio ha comunque prevalso la consi derazione che gli imputati maggiori hanno alle spalle un pesante curriculum giudiziario. La loro vita è stata sempre scandita da furti, rapine, violenze. L'uccisione del bri gadiere Volpi, avvenuta in un conflitto a fuoco premeditato a freddo, non consentiva al cuna indulgenza. Paolo Lingua

Luoghi citati: Dongo, Genova, Trani