Ecologisti e lapponi contro la neo-premier in Norvegia
Ecologisti e lapponi contro la neo-premier in Norvegia Per impedire la costruzione della diga di Alta Ecologisti e lapponi contro la neo-premier in Norvegia NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE OSLO — Primo e violento impatto per Grò Harlme Brundtland, la nuova premier norvegese, con uno dei problemi che hanno provocato le dimissioni del suo predecessore: un gruppo di donne lapponi, dopo aver ottenuto di parlare con lei, ha occupato il. suo ufficio e solo una decisa azione di forza della polizia è riuscita dopo molte ore a farle sgombrare. Le dimostranti venivano da Alta, la località della Norvegia del Nord da mesi al centro dello scontro tra le forze dell'ordine che intendono eseguire la risoluzione del Parlamento di dare inizio alla costruzione della famosa diga e un gruppo di attivisti che si oppongono con tutte le loro forze allo scempio della natura. Le donne lapponi, tredici in tutto, appoggiate all'esterno da alcune centinaia di simpatizzanti con i quali poi la polizia ha avuto diversi scontri, avevano chiesto di esporre alla nuova premier ben nota per il suo interesse ecologico il loro punto di vista sulla questione che ha spezzato in due la Norvegia. L'incontro è durato oltre tre ore, ma la signora Brundtland non ha potuto dare assicurazioni o fare promesse: .Per il momento ho le mani legate — ha detto — e solo tra qualche settimana sarò in grado di presentare eventualmente una nuova proposta.. Le dimostranti chiedevano di più, e in particolare che in attesa di un riesame della questione la costruzione della diga venisse sospesa o almeno rimandata con il contemporaneo allontanamento delle forze dell'ordine. Quando la premier per precedenti impegni ha dovuto troncare la discussione, le donne lapponi, una delle quali aveva con sé la figlia di soli cinque anni, si sono rifiutate di lasciare il locale e solo l'intervento della polizia è riuscito più tardi a riportare l'ordine sia all'interno che fuori del palazzo della presidenza del Consiglio che mai prima d'ora era stato al centro di contestazioni o dimostrazioni. Nella regione di Alta intanto gli ecologisti continuano a bloccare le ruspe, attendati per conservare intatto il grande fiume che assicura la vita ai salmoni e alle renne: le azioni di disturbo della polizia giunta in forze da Oslo risultano efficaci solo per un momento, poi quando gli uomini stanchi debbono tornare alla base, lapponi e attivisti riprendono a disputare i posti strategici impedendo l'inizio dei lavori per la costruzione della diga che dovrebbe sbarrare il grande complesso fluviale della Norvegia del Nord. La cittadina di Alta, affacciata su un fiordo che sbocca nel Mare del Nord, sino a ieri appartata dal mondo e dove i pochi turisti venivano in estate seguiti per le strade dai ragazzini curiosi di vedere cosa facevano è oggi un centro internazionale con giornalisti accampati nell'unico albergo, deputati e scienziati impegnati in una azione di salvataggio di una delle poche zone incontaminate d'Europa. Anche se il Parlamento di Oslo si è pronunciato per la costruzione della diga che rovinerebbe per sempre i pascoli per 40 mila renne ed impedirebbe ai salmoni di tornare ai luoghi di riproduzione, sembra che i politici siano per lo più d'accordo con gli attivisti che in nome dell'ecologia chiedono almeno che il progetto sia rimandato sino a che le Corti Supreme dei Paesi nordici non si siano pronunciate sul diritto dei lapponi di disporre come vogliono delle loro terre. Walter Rosboch Oslo. La polizia fa sgomberare i giovani dimostranti
Persone citate: Brundtland, Walter Rosboch
Luoghi citati: Alta Ecologisti, Europa, Norvegia, Oslo
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