In pericolo la maratona dei radicali perché la Bonino si è fermata al bar di Alberto Rapisarda

In pericolo la maratona dei radicali perché la Bonino si è fermata al bar Continua alla Camera l'ostruzionismo al fermo di polizia In pericolo la maratona dei radicali perché la Bonino si è fermata al bar La on. Faccio aveva finito prima del previsto il suo intervento - Rippa voleva andare a cercare la collega, poi ha deciso di intervenire al suo posto -11 pr cerca alleati in altri partiti: polemica tra Pannella e il msi che non collabora ROMA — Ottanta ore di seduta ininterrotta alla Camera stanno cominciando a logorare i nervi sia dei radicali che di esponenti di altri partiti, impegnati nei turni di sorveglianza. Schermaglie tra presidenza e oratori radicali si sono ripetute in aula, mentre nei corridoi e al bar si sono incrociati rapidi scontri polemici, n più clamoroso ha avuto per protagonisti il presidente del gruppo socialista Labriola e ii radicale Marco Pannella. L'episodio è parso il segno di una frattura che sta diventando sempre più profonda tra i due partiti dell'area 11bertaria-socialista. L'attacco di Labriola all'ostruzionismo radicale è stato violentissimo, ed evidentemente concordato col segretario Craxi. « Quello che oggi si presenta non è il Parlamento della Repubblica — ha det- to Labriola — ma un'aula resa sorda e grigia (citazione da Mussolini, ndr) dall'indegno spettacolo di alcuni che credono di essere protagonisti ed invece sono semplici comparse di un processo di disgregazione istituzionale inaccettabile.. Marco Pannella gli ha risposto immediatamente con altrettanta foga, invitando i socialisti «a giudicare a che punto di irresponsabilità e di provocazione, mai attinta nella sostanza da nessuna altra forza politica, sia giunto Labriola non tanto nei confronti dei radicali, ma nei confronti del Parlamento'. Pannella ha attaccato poi pesantemente Labriola sul piano personale sostenendo che è un voltagabbana (era demartiniano di ferro, e poi è diventato craxiano altrettanto fermo) ed aggiungendo insinuazioni su ■^comportamenti ignobili, tenuti per coprire « scandali di regime, politici, giudiziari». 'Il fatto che i radicali siano immuni da imputazioni ignobili da coprire disturba evidentemente un socialista come Labriola, ha concluso Pannella. Per Labriola ha invece replicato il socialista Fiandrotti: .A questo punto o i gruppi sono in grado di autoregolamentarsi, o il regolamento della Camera dovrà essere assolutamente modificato.. Parole che contengono un'oscura minaccia, di cui si cominciava a mormorare ieri alla Camera: o i radicali dimostrano di essere un gruppo disciplinato, come prescrive il regolamento, oppure possono perdere questa qualifica con i relativi vantaggi (e forse anche il finanziamento pubblico). Sull'onda della polemica con Labriola, Pannella ne apriva poi una con il missino Rauti al bar della Camera, chiedendo se il msi non partecipa all'ostruzionismo perché spera che la maggioranza non conceda in aula l'autorizza¬ zione a procedere contro Aimirante per la strage di Peteano. Ieri notte poco è mancato che l'ostruzionismo radicale finisse per mancanza di oratori. La on. Faccio aveva finito prima del previsto il suo discorso (4 ore) all' 1,45 e doveva succederle la Bonino. La deputata radicale in quel momento era al bar. Il presidente Scalfaro l'ha chiamata tre volte poi ha dato la parola all'oratore successivo che era Rippa. Questo, combattuto tra la necessità di andare a cercare la Bonino, e quella di rimanere in aula per non risultare anche lui assente, alla fine ha scelto la seconda soluzione. Ieri hanno parlato anche l'indipendente di sinistra Rodotà (40 minuti) e Gianni del pdup (2 ore). Dopo un breve intervento del radicale Pio Bai de ili (.non sono capace di tirare per le lunghe.), ha cominciato a parlare il radicale Crivellini col proposito di superare la notte. La seduta continua anche oggi. Alberto Rapisarda

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