Il più ricco contribuente d'Italia è torinese: 781 milioni di reddito
Il più ricco contribuente d'Italia è torinese: 781 milioni di reddito Guida la classifica dei «cento Bonaventura» in base alle denunce del '78 Il più ricco contribuente d'Italia è torinese: 781 milioni di reddito E' Carmi Trotti, 58 anni, contitolare della fabbrica di lievito Bertolini di Collegno - Lo seguono un milanese e un bolognese -1 dipendenti: «E* onesto e investe nell'azienda» L'uomo più ricco d'Italia è il torinese Carmi Trotti, 58 anni, titolare, con il padre comm. Ruben di 82 anni, di una famosa azienda che produce lievito, là «Antonio Bertolini» di Collegno: cosi risulta da un'inchiesta del settimanale «Il Mondo», che ha compilato una classifica sui contribuenti che nel '78 hanno denunciato redditi superiori ai 100 milioni. L'industriale piemontese è in testa al Gotha dei multimilionari con 781 milioni di lire seguito da Peter Hubscher, milanese (titolare di un'agenzia libraria) e da Giorgio Domenichini, proprietario di un colorificio di Bologna, che hanno denunciato rispetticamente 743 e 696 milioni di guadagno. A Torino e in Piemonte solo altri 4 industriali si sono guadagnati per il '78 un posto nella classifica dei primi cento signor Bonaventura d'Italia e fra questi c'è il padre del dott. Trotti che è al 31° posto con 350 milioni seguito al 48° dall'industriale edile Giuseppe Recchi (304 milioni). Vengono, poi, al 67° posto l'avv. Giovanni Agnelli con 258 milioni e Giovanni Testa, industriale, 94°, con 227 milioni. Alla «Bertolini sas» la conquista del titolo non è stata festeggiata con coppe di champagne. Anzi, le risposte ai commenti sono secche e l'invito a non disturbare il «padrone» perentorio. Non importa se è la terza volta consecutiva che il dott. Trotti compare in testa alla classifica, ne è significativo il fatto che con il padre la denuncia complessiva della famiglia lieviti alla bella cifra di un miliardo e 131 milioni. La risposta è sempre la stessa: -E' falso che siamo i più ricchi d'Italia, semmai sono i contribuenti più onesti che denunciano fino all 'ultima lira». ' Il dott. Giovanni Diberti è il direttore dello stabilimento che ha — fra impiegati, rappresentanti e operai — circa 220 dipendenti. E' lui il filtro per arrivare ai Trotti, ma è irremovibile. Dice: ..9o72o lontani, forse c'è molta acqua di mezzo, ed è impossibile raggiungerli*. Aggiunge: *Chi ha compilato questa classifica oèun incompetente oèin malafede. Tutti sanno che si possono avere miliardi di partecipazioni in imprese azionarie senza avere l'obbligo, ad esempio, di denunciare il reddito sul modello "740". Perché? L'imposta di questi guadagni viene trattenuta all'origine cosi come ci sono altri reciditi di capitale che provengono da cespiti tassati anch'essi alla fonte». Vano ogni altro tentativo di sapere qualcosa di più sul presidente onorario del club degli straricchi. •Lasciateli vìvere in pace — dice il responsabile dell'ufficio legale, dott. Roberto Nicollcchla — perché è gen te onesta. Voi non sapete quanti problemi dovremo affrontare per difenderli dai malintenzionati. Già adesso siamo costretti a spendere ogni anno centinaia di milioni e non è il caso di fare cifre precise». Spiega che dal '78 ad oggi hanno dovuto continuamente rinforzare i servizi di sorveglianza perché ricevono molte telefonate di minaccia. •Lei capisce — precisa — che sono soldi che vanno in fumo e che potrebbero benissimo essere investiti nella fabbrica». Ancora il dott. Diliberti: •Mi creda è meglio non parlarne perché non ne vale proprio la pena. I Trotti amano vìvere in punta di piedi e fare il dovere di cittadini, lavorando e denunciando tutto». Ma i Trotti sono costretti a vivere in un bunker, sia pure dorato? «Sono sempre all'estero — spiega il direttore — e siamo noi dipendenti stessi a proteggerli: senza di loro per l'azienda sarebbe la fine. Guardi che non hanno mai messo nessuno in cassa integrazione, neanche quando non c'era lavoro, e ogni anno investono centinaia di milioni nella produzione. Sono la nostra garanzia, per questi motivi non abbiamo nulla da dire». Ultima domanda: 11 reddito della «Bertolini sas» salirà ancora? Risposta: «Io non so nulla, ma quando si lavora seriamente è impossibile rimetterci». Emanuele Monta
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