Estremismo di centro

Estremismo di centro OSSERVATORIO Estremismo di centro Un governo di destra che si sta spostando verso il centro, un presidente di sinistra meno intransigente nei confronti dell'opposizione: non c'è più l'antagonismo quasi feroce di appena un mese fa. i primi sintomi di un graduale Ravvicinamento sono incoraggianti, la coabitazione del Capo di Stato (troppo invadente) con l'esecutivo (troppo geloso delle sue prerogative) appare meno forzata, il dialogo, che era tra sordi, riprende. Il nuovo corso della politica portoghese è dunque meno agitato del previsto, il timore di una frattura insanabile fra il presidente Eanes e il premier dal nome chilometrico, Francisco de Castro Pereira Pinto de Balsemao, sembra rientrato. «Per ora il match è pari», ha scrìtto il settimanale O Tempo. «Anche se non si parla di matrimonio in vista, di c'erto non si parla nemmeno di divorzio». Cosa è successo da consentire l'ennesimo rimescolamento di carte a Lisbona? In dicembre la situazione interna pareva avviarsi al peggio. Il generale Ramatilo Eanes, rìgido difensore della Costituzione ereditata dalla «rivoluzione dèi garofani», era stato rieletto con i voti delle sinistre due giorni dopo la scomparsa in un incidente aereo del suo principale antagonista, Francisco Sa' Cameiro. Con la morte del primo ministro crollarono anche le speranze della coalizione centrista di indurre il presidente della Repubblica a rispettare in tempi brevi la volontà della maggioranza parlamentare (meno potere ai militari, graduale riprìstino dell'iniziativa privata, abolizione del decreto che aveva nazionalizzato le banche). La destra conservatrice, rabbiosa dopo la sconfitta patita alle urne, premeva per la linea dello scontro aperto, sull'altro schieramento socialisti e comunisti, per una volta concordi, inci¬ tavano il presidente a non recedere di un millimetro dinanzi al «ricatto fascista». Alla fine ha prevalso la moderazione con la designazione a primo ministro dj Francisco Balsemao. Avvocato, giornalista, 44 anni, già uomo di fronda negli ultimi anni del regime salazarista, Balsemao era il leader del partito socialdemocratico, il gruppo più forte in seno all'Alleanza democratica che comprende il cds cristiano-democratico e i monarchici del pmm. La scelta dei ministri, 17 in tutto, alquanto travagliata per ridurre al minimo le frizioni in seno al tripartito, è diventata pertanto emblematica previlegiando i tecnici sui politici. Nove dicasteri Sono andati ai socialdemocratici, cinque ai cristianodemocratici, uno ai monarchici, e due agli indipendenti, fra i quali il posto chiave di ministro degli Esteri, assegnato a Andre Goncalves Pereira, noto legale della capitale. Al segnale di buona volontà espresso dal governo che, pur rispettando i limiti di forza dei due partiti, non ha inteso alterare l'equilibrio fra moderati e oltranzisti, ha subito risposto un messaggio «possibilista» di Eanes. In sostanza è un invito a riprendere le trattative per la revisione concordata della Costituzione con l'implicita promessa di ridurre ulteriormente qualsiasi ingerenza del Consiglio della rivoluzione nel pieno rispetto degli impegni nei confronti della Nato e della futura adesione alla Cee. Lo scontro è comunque rinviato. Da una parte Balsemao dovrà fare i conti con il congresso del psd, convocato in febbraio, dall'altra Eanes dovrà fare altrettanto nei confronti dei socialisti ai quali Mario Soares intende riproporre la vecchia alternativa: con o contro il governo. Piero de Garzarolli Eanes: dialogo al centro tra militari e destra a Lisbona

Persone citate: Andre Goncalves Pereira, Francisco De Castro Pereira, Francisco Sa' Cameiro, Mario Soares, Piero De Garzarolli, Ramatilo Eanes

Luoghi citati: Lisbona