I «pendolari» della droga sul treno Piacenza-Milano di Ernesto Leone

I «pendolari» della droga sul treno Piacenza-Milano Sono piccoli consumatori rimasti a secco I «pendolari» della droga sul treno Piacenza-Milano II fenomeno sta acquistando dimensioni preoccupanti - Furti d'autoradio perracimolareisoldi-Sp^ amici PIACENZA — Non ci sono, purtroppo, soltanto i pendolari del lavoro. A Piacenza, il fenomeno ha investito anche il mondo della droga. Il tossicomane si reca sempre più spesso nella grande città per rifornirsi e, poiché non ha molti soldi, è costretto a fare parecchi viaggi, acquistando solo poche dosi alla volta. Quasi sempre si tratta di una bustina per uso personale e magari un'altra, da vendere per rientrare nelle spese. A Piacenza grossi spacciatori non ne sono rimasti; le forze dell'ordine hanno fatto piazza pulita. Il commercio al minuto si è allora diviso in mille rivoli: i trafficanti veri e propri preferiscono starsene nei grandi centri, dove possono tenersi defilati e mantenere l'anonimato. E' più comodo e meno rischioso attendere il cliente, anziché andarlo a cercare e correre il rischio delle sempre più frequenti «trappole». Meta di questi viaggi è soprattutto Milano, raggiungibile rapidamente sia in auto sia in treno. .Molti di noi — confessa un giovane "pendolare dell'eroina" — il viaggio se lo fanno doppio: quello per strada e quello artificiale. Si parte per Milano, si comprano due o tre dosi, ci si buca subito, e quanto resta ce lo portiamo a casa, per passarne un po' agli amici'. Il fenomeno, in fase di crescita, sta richiamando l'at- tenzione delle autorità. Pur troppo non sempre 1 controlli servono; e ciò proprio per la scarsità dei singoli quantitativi d'eroina che viaggiano fra Milano e Piacenza. La legge, come è noto, non prevede sanzioni quando le dosi di stupefacenti sono piccole e chi le detiene asserisce di averle per uso personale. I carabinieri stanno cercando di affrontare la situazione per quanto è di loro competenza. L'anno scorso hanno arrestato 38 persone per spaccio e ne hanno denunciate altre 24 a piede libero. Hanno inoltre segnalato al pretore diverse decine di giovani dediti agli stupefacenti Il fenomeno non è certo risolvibile con le denunce, ma queste azioni servono, se non altro, a contenerlo. Un'altra piazza di rifornimento per i piacentini è Genova, anche se molto distanziata da Milano per frequen za dei viaggi. Sia per l'una che per l'altra meta, i «consumatori» partono dopo aver racimolato il denaro in casa oppure dopo aver fatto la colletta fra altri che aspettano la «roba». Più frequentemente il gruzzolo è ottenuto, come av viene del resto in molte altre città, vendendo la radio appe na asportata da un'auto in sosta. Quasi sempre, il ricavato della vendita di un'autoradio serve per acquistare una dose; a meno che il ricettatore non si accorga che l'apparecchio è stato guastato durante il furto, nel qual caso il dena ro non serve nemmeno per una mini-dose. Ernesto Leone