Il risveglio dei dissidenti cinesi ha provocato il «ritorno» di Hua

Il risveglio dei dissidenti cinesi ha provocato il «ritorno» di Hua L'«anno della scimmia» si è chiuso con una nuova sorpresa Il risveglio dei dissidenti cinesi ha provocato il «ritorno» di Hua PECHINO — La scimmia è. secondo la tradizione cinese, un animale imprevedibile, pronto a farsi beffe di tutti: nell'anno lunare a essa dedicato, l'ultimo bersaglio delle sue derisioni sono stati coloro che davano ormai per certa un'imminente disgrazia politica del presidente del partito comunista Hua Guofeng. A poche ore dalla fine dell'«anno della scimmia» e dall'inizio di un nuovo ciclo lunare, posto sotto il segno del gallo, l'agenzia Nuova Cina ha fatto sapere ieri che Hua resta il massimo dirìgente del partito. Se la sua eclissi dalla scena pubblica per dieci settimane può aver fatto pensare a un declino politico, questo non appare comunque imminente. A parere di alcuni osservatori è possibile che sia stato proprio l'acuirsi dei fenomeni di dissidenza e di contestazione, da destra e da sinistra, ad aver prospettato una crisi che il ritorno di Hua mirerebbe appunto a disinnescare. Secondo informazioni raccolte da fonti diplomatiche occidentali, manifestazioni di protesta sono avvenute negli ultimi tempi a Shanghai e nelle province dello Shanxi, Anhui. Henan e Hunan: si tratterebbe per lo più di agitazioni studentesche che. pur essendo motivate da rivendicazioni circoscritte, si riallaccerebbero alla corrente di destra per una maggiore 'liberazione del pensiero^. A Wuhan, uno del maggiori centri industriali del Paese, vi sono state anche rivendicazioni per la formazione di 'Sindacati liberi» sul modello di quelli polacchi, mentre tra la posta degli stranieri a Pechino continuano a essere inseriti volantini che chiedono una più ampia crìtica dell'operato di Mao. Nel contempo dalle province si fanno sempre più frequenti le denunce di attività di 'Sabotaggio» di 'Cricche controrivoluzionarie» di estrema sinistra che si ispirano alle posizioni ideologiche degli ex dirigenti recentemente condannati al «processo di Pechino». Pur con intonazioni diverse, i leaders e la stampa delle zone di provincia appaiono impegnati in appelli alla disciplina, alla stabilità e all'unità: sono appelli che contengono espliciti avvertimenti, sia contro i nostalgici del maoismo estremista sia contro le spinte verso una ■Kberalizzazione borghese». Al deterioramento della situazione generale avrebbe contribuito anche la stretta economica

Persone citate: Hua Guofeng, Mao

Luoghi citati: Cina, Pechino, Shanghai, Wuhan