Un piano verde per Siracusa

Un piano verde per Siracusa Nascerà la «fabbrica dell'agricoltura» con 7000 posti di lavoro Un piano verde per Siracusa Il progetto intende potenziare la parte della provincia non toccata dal «miracolo» dell'industria SIRACUSA — Venfanni dopo i primi insediamenti industriali che hanno dato impulso all'economia della parte settentrionale della provincia di Siracusa, adesso si sta studiando il modo per migliorare le sorti della parte meridionale, cioè quella più povera, prevalentemente agricola, che ha quattromila disoccupati. Il piano si chiama •studio integrato dell'area Sud». Si tratta di un progetto ideato dal consorzio dell'Asi (Area di sviluppo industriale), lo stesso che ha promosso gli insediamenti petrolchimici a Nord di Sicuracusa, nel triangolo Menili, Priolo e Augusta. Nell'area meridionale della provincia, però, non sono previsti insediamenti di grandi complessi industriali sul tipo di quelli che operano nel «triangolo» e che da alcuni anni sono guardati con diffidenza a causa dell'inquinamento marino e atmosferico. Lo studio per il decollo della parte più povera della provincia di Siracusa avviene con il concorso dei comuni interessati che sono una ventina. Una volta conclusa l'indagine preliminare, sarà steso un piano particolareggiato la cui realizzazione verrà a costare circa 350 miliardi per i prossimi cinque anni con finanziamenti della Regione. Per migliorare le condizioni economico-sociali dell'area meridionale siracusana, il progetto prevede una serie di realizzazioni non soltanto industriali (piccoli e medi stabilimenti a Noto e ad Avola), ma soprattutto turistiche. Im- pianti ricettivi anche di livello internazionale, alberghi, villaggi e valorizzazione delle zone archeologiche e paesaggistiche sono previsti per PaIazzolo Acreide, Sortino, Buccheri, Pantalica, Marzamemi. Cassibile. Il piano di studio non trascura la nautica da diporto né il turismo sociale e suggerisce l'utilizzazione dei manufatti rurali a fini turistici. Il turismo, insomma, dovrebbe fortemente contribuire, insieme con le iniziative esposte e con altre ancora al decollo dell'area. Ma la chiave che dovrebbe aprire la porta del rinnovamento socio-economico, è costituita dalla cosiddetta «fabbrica verde». Il piano di studio prevede la realizzazione di industrie per la lavorazione di alcuni prodotti agricoli locali che ogni anno vengono ceduti a poco prezzo alle industrie conserviere. In altri termini, si pensa di sfruttare in loco i prodotti della terra creando strutture industriali. Gli interventi suggeriti dal piano di studio, oltre a promuovere una maggior affluenza turistica straniera e nazionale, creerebbero, complessivamente, circa settemila posti di lavoro, di cui tremila permanenti e un migliaio stagionali. Franco Sampognaro

Persone citate: Buccheri, Franco Sampognaro, Priolo, Sortino

Luoghi citati: Avola, Noto, Siracusa