Cagliari, un check up per greggi e mandrie di Mario Guerrini

Cagliari, un check up per greggi e mandrie Lotta alle malattie parassitarie Cagliari, un check up per greggi e mandrie L'iniziativa presa da una comunità montana che vuole difendere il suo patrimonio agro-pastorale - Saranno «visitati» 100.000 capi di bestiame, per una spesa di 90 milioni CAGLIARI — Una vera e propria mappa delle malattie parassitarie del bestiame sarà pronta entro qualche mese per l'iniziativa di una Comunità montana ad economia agro-pastorale della Sardegna centrale. Saranno schedati sul piano sanitario circa 100.000 capi di bestiame. E' il primo esperimento del genere che avviene nell'isola, e il secondo in Italia: un'analoga iniziativa è stata già portata a termine lo scorso anno nel Lazio. Centomila capi di bestiame che ancora popolano le campagne del Sarrabus e del Oerrei saranno visitati da quattro veterinari in questo progetto di lotta a largo raggio che si propone di combattere principalmente quelle malattie parassitarie che ogni anno nella zona provocano danni per centinaia di milioni agli allevatori. Il piano è già scattato e interessa dodici Comuni. Entro marzo i 100.000 capi di bestiame della Comunità montana saranno sottoposti ad adeguati trattamenti. Quindi sarà possibile creare una vera mappa delle malattie parassitarie alla quale sarà possibile risalire attraverso analisi. I! piano sanitario costerà complessivamente 90 milioni. •Proprio attraverso lo studio di queste indagini — dice il dott. Giovanni Pisu, uno dei quattro veterinari —potrà essere organizsato un programma che ci consentirà di intervenire a livello preventivo e curativo. Non dimentichiamoci che le malattie parassitarie sono particolarmente diffuse, e provocano danni gravissimi poiché il bestiame malato produce meno carne e latte, spesso perde la fertilità o non riesce a portare a compimento la gravidanza'. •Ho già riscontrato molti casi di infezioni bronco-polmonari — dice un altro veterinario, il dott. Gianfranco Pinna — agendo per tempo però ogni intervento è destinato ad avere maggiori successi, anche perché i pastori sono propensi ad offrire la massima collaborazione». In quasi tutti 1 Comuni sono stati già trattati numerosi allevamenti: •! pastori — afferma Enzo Sanna, assessore all'Agricoltura e pastorizia della Comunità montana — si danno da fare con molta responsabilità e rispondono bene alla nostra iniziativa che non è obbligatoria: evidentemente si è riconosciuta l'importanza dell'intervento. Non dimentichiamoci che non più tardi di tre anni fa il Sarrabus e il Gerrei furono interessati a una moria dì caprini che lasciò il segno. Ora con questi trattamenti e con la creazione della mappa delle malattie del territorio stiamo certamente creando dei presupposti di successo immediati e futuri. La consistenza zootecnica di queste zone è ancora notevole. Il patrimonio non solo deve essere salvato, ma valorizzato e potenziato, ed è quello che stiamo facendo con l'incrocio tra la vacca locale e il toro francese Charolais. Ed è quello inoltre che intendiamo fare molto presto — ha concluso l'assessore all'Agricoltura della Comunità montana — con il decollo delle cooperative e con la creazione di un centro di ingrasso per vitelli: I pastori sono d'accordo su tutto. «La lotta alle malattie del bestiame — dice l'allevatore Pierluigi Caboi di Armungla — è certamente il primo passo verso la ripresa di uh settore che ultimamente ha vissuto anni di crisi profonda. Abbiamo visto anche il bestiame morirci sotto il naso». II trattamento a tappeto deciso dalla Comunità montana dovrebbe creare una cintura di sicurezza entro la quale ogni intervento potrà essere più rapido. Ennio Cirilla, presidente dell'Unione delle cooperative, dice: • L'azione contro le malattie parassitarie del bestiame rappresenta la prima tappa del rilancio di un settore che può essere ancora fonte di ricchezza e di benessere per queste popolazioni. La Comunità montana vanta una consistenza zootecnica ancora elevata e con la creazione di ade¬ guate strutture può certamente vedere raddoppiata la sua potenzialità. Il Sarrabus e il Gerrei hanno ben poche alternative. Personalmente credo perciò nella ripresa del settore. La creazione delle cooperative dì Armungia, Villasalto, Goni, S. Andrea e S. Basilio sono un chiaro sintomo che anche qui la mentalità è finalmente cambiata. E'giusto che ai pastori vengano assicurati tutti i mezzi per muoversi in un ambito industrializzato con la creazione di un piano di produzione e di commercio che permetta di uscire anche dalla morsa di una speculazione sempre più vergognosa. La Comunità montana — ha concluso il presidente dell'Unione delle cooperative — ha già distribuito i primi fondi a tre cooperative. Ora ha a dìsposizione un miliardo e mezzo. Troppo poco per una zona che non ha mai avuto nulla e che ha bisogno di tutto. Ma importante è cominciare'. Mario Guerrini

Persone citate: Ennio Cirilla, Enzo Sanna, Gianfranco Pinna, Giovanni Pisu, Pierluigi Caboi

Luoghi citati: Armungia, Cagliari, Goni, Italia, Lazio, Sardegna, Villasalto