La centrale della discordia (l'atomo fra Schmidt e l'Spd) di Tito Sansa

La centrale della discordia (l'atomo fra Schmidt e l'Spd) OSSERVATORIO La centrale della discordia (l'atomo fra Schmidt e l'Spd) La costruzione della centrale nucleare di Brokdorf, a nord di Amburgo, è stata bocciata lunedì sera dal congresso straordinario del partito socialdemocratico della città anseatica con 198 voti contro 157. La decisione è stata presa a tarda ora nel palazzo dei sindacati, circondato da oltre 2500 poliziotti per impedire che venisse assaltato da migliaia di dimostranti che si oppongono alle centrali atomiche. Vi sono stati scontri sanguinosi, decine di automobili, di vetrine di grandi magazzini, di banche, di alberghi e di consolati sono state distrutte, un centinaio di persone è rimasto ferito. Ma il voto con cui il partito socialdemocratico invita il governo della città (il Senato) a non partecipare alla costruzione della centrale è avvenuto senza l'influenza della piazza scatenata. La vittoria degli ecologi sarà probabilmente una vittoria di Pirro, anche se la settimana prossima il governo monocolore socialdemocratico di Amburgo farà propria la «raccomandazione» del partito e voterà contro la centrale. Il cancelliere Helmut Schmid' è infatti deciso a realizzare i programmi energetici nucleari anche contro il parere del proprio partito, senza tener conto della decisione presa al congresso di Berlino nel dicembre 1979. In quell'occasione fu proprio Helmut Schmidt ad affermare che «il carbone ha la precedenza» per coprire i fabbisogni di energia e che quella nucleare sarebbe stata utilizzata soltanto come «ultima ratio» per coprire il fabbisogno scoperto. Schmidt inoltre aveva promesso di non impegnarsi nella tecnologia nucleare. La settimana scorsa, sorprendendo e deludendo gli appartenenti al partito socialdemocratico (del quale è vicepresidente), Schmidt ha rivelato che già un anno fa aveva inviato una lettera al capo del governo dello Schleswig-Holstein, il demo¬ cristiano Stoltenberg, nel cui territorio si trova la costruenda centrale di Brok dorf, dicendogli che l'impianto nucleare fa parte del suo programma energetico. Invano hanno protestato i socialdemocratici di Amburgo e quelli dello SchleswigHolstein, lamentando il «tradimento» del capo del governo e minacciando le dimissioni. A Schmidt ha fatto eco un altro socialdemocratico, il capo del governo dell'Assia, Holger Boerner, annunciando che comincerà entro quest'anno la costruzione di una centrale nucleare a Biblis, e da Bonn è stato fatto sapere agli ecologi delle province settentrionali che Brokdorf verrà costruita — se necessario — anche contro il parere delle autorità regionali con denaro dello Stato. Per gli amburghesi la si¬ tuazione è difficile anche dal punto di vista giuridico. Anche se l'opposizione democristiana afferma che essi hanno «dato un duro colpo al Cancelliere, sminuendo la sua autorità», tutto fa prevedere che alla fine il vincitore sarà proprio lui. Nel contratto stipulato nel 1975 tra due grandi società elettriche (la «Nwk» e la «Hew») una clausola prevede che una revoca sarà possibile solo nel 1993. Orbene, se il Senato di Amburgo voterà contro la centrale, la «Hew», che è per il 72 per cento di proprietà della città, verrebbe denunciata per rottura di contratto e la città sarebbe costretta a pagare una penale valutata in alcune centinaia di miliardi di lire. Si ritiene pertanto improbabile che il Senato socialdemocratico abbia il coraggio di accogliere la «raccomandazione» del partito. Ammesso che lo faccia, saranno i contribuenti della città a pagare la penale, e la centrale verrà costruita con il finanziamento dello Stato. Se invece i senatori di Amburgo si piegheranno, è certo che la crisi serpeggiante da tempo all'interno del partito socialdemocratico si estenderà. Già ora molti socialdemocratici si sentono «traditi» dal governo di Bonn, che «obbedisce a bacchetta» al cancelliere Helmut Schmidt. La situazione degli amburghesi è senza via di uscita: a Berlino il partito ha detto no alle centrali nucleari, Bonn ha detto si, loro stessi hanno un impegno scritto, il congresso straordinario ha detto tuttavia di no. Comunque vada, la socialdemocrazia perderà di credibilità e Brokdorf — assurta a simbolo — verrà costruita. «Alla fine dell'anno non si discuterà più di energia nucleare, quando la benzina costerà forse due marchi e quando il numero dei disoccupati sarà ancora aumentato», ha detto il capo del governo dell'Assia, il socialdemocratico Holger Boerner. _ ° Tito Sansa