I medici ospedalieri chiedono un aumento per non scioperare di Gian Carlo Fossi

I medici ospedalieri chiedono un aumento per non scioperare Tregua armata mentre si tratta al ministero della Sanità I medici ospedalieri chiedono un aumento per non scioperare «È impensabile — dice il presidente dell'Associazione primari — che i colleghi di medicina generale abbiano preso parecchi quattrini e noi, invece, niente» ROMA — Tregua armata per i medici ospedalieri e ambulatoriali, dopo la revoca dello sciopero negli ospedali e in attesa di ulteriori sviluppi della mediazione avviata sabato dal ministro della Sanità, Aniasi. Se i problemi contrattuali delle due categorie non dovessero essere risolti rapidamente, una fitta serie di astensioni porterà ad una lunga paralisi degli istituti pubblici di cura e degli ambulatori convenzionati, con grave disagio per milioni di malati. L'atmosfera è divenuta molto tesa soprattutto in seguito alla concessione di sensibili miglioramenti ai medici generici e ai medici condotti. La rivalutazione del trattamento economico è stata, appunto, al centro di un nuovo incontro svoltosi ieri tra Aniasi e le organizzazioni sindacali dei sanitari ospedalieri per approfondire le richieste avanzate dalla categoria sui vari punti. Questa mattina, in un'altra riunione presieduta dallo stesso ministro, potrebbero essere tirate almeno le prime conclusioni. «Zi malcontento — ha dichiarato il prof. Ferri, presidente dell'Associazione nazionale dei primari ospedalieri — è incontenibile. Il nostro contratto non viene di fatto applicato in nessuna regione; per di più, questa storia si trascina da ben 19 mesi. E' impensabile che i medici di medicina generale abbiano preso con la nuova recente convenzione una barca di quattrini e noi ospedalieri stiamo a guardare». Le differenze, in realtà, sono notevoli. Un medico generico con 500 assistiti ed un'anzianità di laurea da 0 a 6 anni, viene a prendere ora 10 milioni 63 mila lire: la sua paga oraria è di lire 17.291. Un medico ospedaliero a tempo determinato, assistente al 1° anno, prende attualmente 5 milioni 730 mila lire: la sua paga oraria è di lire 3673; un medico ospedaliero, a tempo pieno, sempre assistente al primo anno, prende 10 milioni 990 mila lire all'anno: paga oraria di lire 5283. La forbice retributiva si allarga se si considerano le posizioni dei medici piti affermati. Un medico generico con 1000 scelte, nella fascia da 6 a 13 anni dopo la laurea, avrà un compenso di 21 milioni 804 mila lire annue, con una paga oraria di L. 18.732, rispetto agli 8 milioni 26.800 lire (paga oraria di L. 5145) dell'assistente ospedaliero a tempo determinato al 10° anno e ai 15 milioni 439.400 (paga oraria di L. 7432) del medico ospedaliero a tempo pieno al 10° anno. Un medico generico con 2300 scelte, oltre 20 anni di laurea, viene a prendere 58 milioni 173 mila lire (paga oraria di L. 21.853) rispetto ai 16 milioni 868.425 lire del medicò ospedaliero a tempo determinato, primario al 20' anno, e ai 29 milioni 337.000 (paga oraria L. 14.105) del medico ospedaliero, primario al 20" anno, a tempo pieno. Ma il trattamento economico, ha precisato il prof. Ferri, non è tutto, in questa vertenza non facile. E' necessario fare al più presto una ricognizione delle situazioni di mancata applicazione del contratto precedentemente firmato e compiere gli interventi necessari per la sua.attuazione in tutto il territorio nazionale. Ed ancora: 1) definire le disposizioni sui concorsi riservati e la composizione delle commissioni di esame; 2) equiparare le ritenute previdenziali del personale medico ospedaliero a quelle degli' altri operatori ospedalieri; 3) definire il ruolo del personale e delle strutture ospedaliere ai fini della didattica e della ricerca, nonché della formazione degli specialisti. Oggi, prima della riunione tra il ministro e i sindacati, le rappresentanze dei medici ospedalieri e quelle dei medici ambulatoriali si incontrano per tentare di trovare un'intesa sui «rispettivi spazi di intervento», in modo da evitare conflitti e sovrapposizioni. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Aniasi

Luoghi citati: Roma