Ministri divisi di Emilio Pucci

Ministri divisi Ministri divisi (Segue dalla l'pagina) ti creditizi adottati sabato sera — si è limitato a dire — risponderò nel momento che riterrò più opportuno». Con tutta probabilità La Malfa prima di parlare vuole attendere che Forlani superi lo scoglio del dibattito parlamentare. Ma non è escluso che qualche 'passo riservato» alla presidenza del Consiglio contro il «bllz» di Andreatta sia stato già fatto. Da Palazzo Chigi per il momento si tace, anche se appare sicuro per questa stessa settimana un vertice sull'economia, sollecitato dal segretario repubblicano Spadolini, il quale avrebbe convinto La Malfa a ritirare la lettera di dimissioni. Il ministro del Bilancio è adirato con il collega del Tesoro anche per una questione di stile. A quanto si mormorava ieri sera negli ambienti del Bilancio, Andreatta non si sarebbe preoccupato di informare preventivamente La Malfa delle misure che, di concerto con il governatore della Banca d'Italia, stava per adottare, pur riconoscendosi che queste decisioni- rientrano nella specifica competenza dell'autorità monetaria. Senza contare, poi, si sosteneva ancora, che l'operatività delle misure scatterà a marzo (per gli impieghi in valuta) e ad aprile (per quelli in lire). E quindi non c'era da tener conto dell'effetto-tempestività. Gli esperti del bilancio, comunque, mostrano scetticismo sull'ipotesi che la sola stretta al credito, quasi come un colpo di bacchetta magica, riduca l'inflazione La manovra di Andreatta, in definitiva, è stata accolta prevalentemente in modo negativo. La Confindustria, come detto, ha chiesto un incontro urgente a Forlani, perché, a giudizio del presidente Merloni, la stretta è un provvedimento che si colloca «in una linea di interventi episodici e contraddittori che, dettati sotto la pressione di choc esterni, incidono negativamente sulla capacità operativa delle imprese: Sullo stesso metro tutti gli altri giudizi. La Confapi: •Molte piccole e medie imprese chiuderanno, altre saranno costrette a ridurre il volume della produzione e altre ancora a bloccare ogni possibile espansione». La Confcom- mercio: «/ rischi di recessione sono evidenti: T sindacati: •Mentre il governo sollecita il confronto sul piano a medio termine, le autorità monetarie affrontano la congiuntura con le classiche decisioni del sabato sera». Camiti ha detto: "Un aumento del reddito reale dell'1,5% e una produttività del 3% vuol dire 200 mila disoccupati in più». Uniche ad esprimere cauti commenti po sitivi sono le organizzazioni degli agricoltori. Emilio Pucci

Persone citate: Andreatta, Forlani, La Malfa, Merloni, Spadolini