Signorile ha respinto l'invito a unire la sinistra socialista

Signorile ha respinto l'invito a unire la sinistra socialista La proposta avanzata dalle correnti di De Martino e Achilli Signorile ha respinto l'invito a unire la sinistra socialista «Da parte nostra non ci sono pregiudiziali, ma ci interessa un congresso a tesi differenziate» - Polemiche per un'intervista di Martelli - Bassanini: «Se il psi diventasse il partito di Reagan in Italia, abbandonerebbe la linea dell'Internazionale socialista» ROMA — La sinistra del psi si muove: il congresso, previsto per aprile, è vicino; l'intervista di Martelli, braccio destro di Craxi, con la rivendicazione (almeno cosi è stata interpretata da molti) per il partito socialista del ruolo di «fiduciario» della nuova amministrazione Reagan in Italia, non ha lasciato indifferenti quanti si riconoscono nelle bandiere, rispettivamente, di De Martino, Achilli, Lombardi. Le prime due correnti hanno deciso, sabato e domenica scorsi, di creare la 'Sinistra unita per l'alternativa: e hanno lanciato un appello al terzo gruppo della sinistra, il più forte, affinché venga ad ingrossare le file dell'opposizione interna. Con scarso successo, però. .Da parte nostra non ci sono chiusure pregiudiziali — ci ha dichiarato ieri Claudio Signorile, leader dei lombardlani — ma c'è anche la convinzione che in questo momento non si debba andare a scontri. Ci interessa un congresso a tesi differenziate, con un dibattito politico reale, che dia la possibilità di avere un processo di riformazione della linea politica del partito, e di definizione del suo gruppo dirigente, che tenga conto delle istanze reali della discussione, e non di schieramenti pregiudiziali. Questo vale nei confronti di tutti: di De Martino e Achilli, e dell'area craxiana». E l'accoppiata Reagan-Martelli, di cui si parla in questi giorni? La risposta è diplomatica, ma chiara: «Sono convinto che è impensabile l'idea che il partito socialista possa essere il partito di Reagan in Italia; non credo che nessuno nel partito socialista pensi a un 'ipotesi del genere». La sicurezza diplomatica di Signorile non è condivisa da un altro esponente della sinistra lombardiana, l'on. Bassanini, professore di diritto costituzionale. -Di fronte alle proposte che stanno emergendo, e che rappresentano una svolta vera e propria nella linea politica generale del partito, sono necessari una riflessione e un rimescolamento delle carte pi ù ampio». Bassanini aveva parlato, tempo fa, di una 'mutazione genetica» del psi; ora questo processo sembra — è la sua opinione — in via di conclusione. La tendenza «americana» è da combattere: 'Rappresenterebbe un abbandono della linea dell'Internazionale socialista (distensione e pace nel quadro Natol e delle posizioni tradizionali del psi»; cosi come per Bassanini è inaccettabile la tendenza «a farsi, di fatto, sostenitori della discriminazione a sinistra». E' da notare che questi sono stati i due temi principali degli interventi al convegno di Roma dei giorni scorsi. Nessun commento ufficiale, per ora, da parte della maggioranza sull'iniziativa di De Martino e Achilli. 'D'altronde, era prevista — dicono con aria confidenziale a via del Corso — e una frangia del dieci per cento, su posizioni opposte a quelle della segreteria, può risultare utile per raccogliere voti che andrebbero dispersi, mentre non ha molto peso nel dibattito interno». La situazione ovviamente camberebbe se anche i lombardlani confluissero nel «movimento», facendo salire al 30 per cento la quota del dissenso. Ma quest'eventualità per ora non si configura e c'è persino qualche maligno che parla del convegno di sabato e domenica come di un 'ritrovo di vecchie glorie del centro sinistra». Anche il pei per ora non ha preso una posizione ufficiale sulla nascita della 'Sinistra unita per l'alternativa». E' implicita una valutazione positiva, confermata dal risalto con cui l'organo ufficiale del partito, l'Unità ha pubblicato ieri la notizia: di «spalla» in prima pagina. Ma in attesa di uscire allo scoperto, il pei vuole godere di una pausa di riflessione. Il panorama delle opinioni nella sinistra è completato da Lucio Magri, del pdup, e dal leader radicale Pannella. 'Sarebbe strano che di fronte ad una svolta così marcata, in campo nazionale e internazionale, non si manifestasse all'interno del psi una reazione. Quest'iniziativa — ha detto Magri — servirà a far vedere che cosa è realmente adesso il partito socialista». E Pannella: 'Tutto quello che nella vita di uno Stato e di un partito contribuisce alla chiarezza e alla contrapposizione democratica è positivo e rafforza Repubblica e partito. Ma per ora — ha concluso — temo di non poter andare oltre un consenso di metodo, perché qualitativamente i contenuti della nuova aggregazione socialista mi sembrano tuttora subalterni e inadeguati, come furono quelli degli Anni 50 e 60». Marco Tosa tti

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