Usa: «Ridicole tesi» dei russi per Moro

Usa: «Ridicole tesi» dei russi per Moro L'accusa di Mosca alla Cia Usa: «Ridicole tesi» dei russi per Moro DAL NOSTRO CORRISPONDENTE ! NEW YORK — In un nuovo attacco al terrorismo internazionale, che fanno risalire all'Urss, gli Stati Uniti hanno ammonito ieri che se una loro ambasciata all'estero fosse catturata, essi potrebbero liberarla con la forza. «Il presidente Reagan — ha dichiarato il capo di gabinetto Meese — ritirerà il personale diplomatico dai Paesi che non ne garantiranno la sicurezza... e ha chiesto un rapporto sull'uso della forza nel caso che la sovranità delle nostre ambasciate venga violata». Gli Stati Uniti hanno anche respinto recisamente, definendola ridicola, l'accusa di Mosca che dietro il terrorismo si nasconda la «Cia» e che essa sia stata responsabile, in particolare, dell'assassinio di Moro in Italia. Il dipartimento di Stato ha invece legato la ripresa dei negoziati per la limitazione delle armi strategiche al declino del terrorismo stesso, alla non interferenza dell'Urss in Polonia, e in genere al miglioramento del ; 'clima internazionale. Alcuni dei suoi dirigenti hanno fatto capire che se il Cremlino si . f~ mostrasse disponibile alla distensione, avviando ad esempio discussioni sull'Afghani¬ stan, «sondaggi preliminari» per il parziale disarmo atomico potrebbero avere luogo tra due o tre mesi, e le trattative vere e proprie ii.cominciare a settembre o ottobre. Esse riguarderebbero non il Salt-2 firmato da Carter e mai ratificato, ma un nuovo Salt-3. La polemica sul terrorismo era stata scatenata dal segretario di Stato Haig in persona la settimana scorsa. Alla sua asserzione che la matrice del terrorismo è sovietica, Mosca ha risposto ieri imputando la destabilizzazione, fino alla morte di Moro, alla «Cia». Il portavoce Dyess ha ignorato l'addebito, dicendo che «non merita commenti». «Esso è ridicolo nel complesso, e specificamente a proposito dell'onorevole Moro», ha sostenuto. Dyess ha aggiunto di non credere che Haig vorrà ribattere a «qualcosa che respinge totalmente» e che «rappresenta solo propaganda». Il governo Reagan ha finora evitato di precisare come risponderà a futuri atti di terrorismo. Ma le dichiarazioni di Meese, il bràccio destro del Presidente, indicano che egli è pronto anche a intervenire militarmente per proteggere gii interessi ame- ELcanl- e.c.

Persone citate: Haig, Meese, Moro

Luoghi citati: Italia, Mosca, New York, Polonia, Stati Uniti, Urss