Si butta sul giovane che ride litiga e gli squarcia il ventre

Si butta sul giovane che ride litiga e gli squarcia il ventre Si butta sul giovane che ride litiga e gli squarcia il ventre Un ubriaco, credendo di essere deriso da alcuni degli avventori, estrae il coltello e colpisce - D ferito è in gravi condizioni alle Molinette - Un taglio al braccio anche per il barista Due omicidi in poco più di 48 ore, un ragazzo accoltellato: tre episodi distinti, ma con un denominatore comune, inquietante, che dà la temperatura del clima di violenza in cui Torino vive. Sono avvenuti tutti in locali pubblici, in bar dove ogni giorno migliaia di persone entrano per l'aperitivo o il caffè, per incontrare gli amici. Sicari, per nulla intimoriti dalla presenza degli avventori, hanno ammazzato, ferito, sicuri che, da sola, la loro ferocia avrebbe sconsigliato chiunque dall'intervenire. E cosi, nel bar Accademia di via Montebello, giovedì scorso è stato ucciso Riccardo Rosalia mentre osservava una partita al bigliardo; il giorno dopo, in via Caraglio, nel bar Snoopy, è stato freddato a un tavolo Mario Siam. Ieri notte, un altro bar è stato teatro di un fatto di sangue: un cliente ubriaco, Salvatore Cossu, ha accoltellato un ragazzo dopo un banale diverbio. Il giovane, Mauro Montone, non ancora ventenne, via Plana 9, era con alcuni amici nel locale all'angolo fra via Pietro Giuria e corso Dante. Sono quasi le 2; il proprietario dietro il bancone serve gli ultimi clienti (il bar sforna anche pizze). «C'erano solo più quel ragazzo con gli amici —spiega il barista, Carlo Vacchetta, 46 anni — mangiavano panini e altri quattro o cinque clienti nella saletta a fianco che finivano dì cenare. E' entrato quell'uomo ma non mi sono reso conto che fosse ubriaco. Si è avvicinato al bancone e ha chiesto un amaro». I cinque amici, seduti ad un tavolo vicino al Cossu, ridono e scherzano, alcuni sono pizzaioli e hanno da poco finito il lavoro e, come ogni sera, si ritrovano per bere qualcosa insieme. Si accorgono del nuovo arrivato, forse capiscono che è ubriaco e fanno qualche battuta. Ad un tratto l'orologio digitale di uno del gruppetto comincia a suonare, tutti scoppiano a ridere fragorosamente, Salvatore Cossu si gira, pensa di essere lui l'oggetto di tanta ilarità, si avvicina al tavolo. -Non ho capito cosa si siano detti — continua il barista — ad un tratto hanno incominciato a strattonarsi, mi sono avvicinato e li ho divisi. Ho afferrato l'ubriaco e l'ho spinto verso il bancone. Sembrava fosse finita li, quello ha ordinato una birra e il gruppetto stava preparandosi ad uscire». Invece il Cossu, sconvolto dall'alcool e dall'ira, si avvicina nuovamente al tavolo e al Montone che, poco prima, più degli altri, l'aveva fronteggiato. E' ancora il barista che spiega: «£' successo in pochi secondi il ragazzo si è avvicinato all'ubriaco e si è subito allontanato comprimendosi le mani sulla pancia. "Mi ha tagliato, mi ha tagliato" urlava. Mi sono avvicinato per dividerli perché gli amici del ferito stavano saltando addosso all'ubriaco. Ho spinto fuori il gruppetto e scaraventato contro il bancone quello con il coltello». M M Carlo Vacchetta, però, nell'afferrare la mano armata del Cossu è rimasto ferito pure lui al braccio. -Subito dopo —conclude il barista — ho abbassato la saracinesca e ho accompagnato alle Molinette il ferito». Salvatore Cossu, oramai inebetito, ha atteso tranquillo l'arrivo della polizia seduto su uno sgabello. Gli agenti gli hanno sequestrato un coltello sardo. Il Montone è ricoverato alle Molinette con prognosi riservata per uno squarcio in pancia. *Una bimba di un mese e mezzo è stata trovata morta nella culla. E' Cristina Tra maglio. Piossasco. via Rivalta 30. L'altra mattina, la madre le aveva dato la consueta poppata; verso le 10.30. si era chinata sulla culla per rimboccarle le coperte e l'aveva trovata priva di vita. L'ufficiale sanitario, dott Giuseppe Novaresio, non avendo potuto stabilire con certezza la causa del decesso, ha ordinato l'autopsia. i» Assunta Fioravanti vedo va Casetta. 87 anni, Moncalie ri, borgo San Pietro, via Puc Cini 11, è stata colta da malore in casa del nipote, ing. Graziano Roccatello. che abita a Gassino, frazione Bardassa no, strada Val Peirone 26. Subito portata all'Astanteria Martini, ha cessato di vivere prima di giungere al pronto soccorso. M M è Sl C Cl Vh Mauro Montone è grave Salvatore Cossu - Carlo Vacchetta

Luoghi citati: Piossasco, Torino