Donna esasperata uccide il figlio drogato che dorme

Donna esasperata uccide il figlio drogato che dorme Allucinante tragedia familiare a Milano Donna esasperata uccide il figlio drogato che dorme Il giovane, 20 anni, assillava i genitori con richieste di denaro e li minacciava - La madre lo ha ucciso a coltellate poi è tornata a letto DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Quattro colpi con un coltello a scatto. Poi di nuovo a letto, accanto al marito che dorme. Giovanna Lettini ha ammazzato cosi il figlio di venti anni, Francesco. Una storia di droga, come dice la gente. Una casa di operai in via Gramsci SI, a Segrete. Una famiglia normale: un padre, Leonardo Tritto, arrivato a Segrete più di trenta anni fa da Treni, che lavora all'Innocenti, una madre casalinga, una sorella Antonella, sposata. Lui, Francesco, non lavora, è appena tornato dal servizio militare, passa le sue giornate in giro e «si buca». A casa lo sanno e sono continue discussioni, liti, talvolta violente. Francesco non ruba e infatti non è mai stato arrestato; ma ha sempre bisogno di soldi e i genitori tentano in qualche modo di resistere alle sue richieste. L'altra sera l'ennesima discussione: la madre si è accorta che Francesco ha sottratto dal suo libretto alcuni assegni e li ha incassati, falsificando la firma. Litigano, urlano, Francesco minaccia mamma e papà: «un giorno o l'altro vi ammazzo». Poi va a dormire con tanta' rabbia dentro; tira giù il divano letto in sala, i genitori si coricano nella loro camere. Tutto finito, in attesa che si' ricominci. Ma per Giovanna Lettini non è cosi. Sono le tre e mezzo; si alza, attenta a non svegliare il marito; va in sala. Francesco dorme. Accanto al letto i suoi stivali. Dentro un coltello a piatto che Francesco porta ser pre con sé. Non è una precauzione inutile visti gli ambienti che è costretto a frequentare alla ricerca della dose quotidiana di eroina. E' con quel coltello che la madre lo uccide. Le coltellate ledono organi vitali: la lama squarcia i polmoni, il fegato. Poi Giovanna Lettini torna a letto. Ed è una nuova mattina, con i gesti consueti. Leo- nardo Tritto si alza e con lui anche la moglie. La colazione, il caffè, le frasi di tutti i giorni e poi via a lavorare in fabbrica, passando davanti alla porta chiusa della sala, dove «dorme» Francesco. Sono le nove quando il telefono squilla a.casa di Antonella la figlia sposata. *Ho ammazzato Francesco, vieni, presto». Antonella telefona ai carabinieri e poi si precipita a casa dei genitori: tanto sangue dappertutto, il corpo riverso sul letto. " Giovanna Lettini è tranquilla, lucida. Racconta, spiega che Francesco aveva raggiunto il limite, che qualcosa si è rotto dentro di lei, che non riusciva più a sopportare una situazione simile. Per questo durante la notte si è alzata, ha preso il coltello e ha colpito il figlio. Per questa lucida disperazione è riuscita a tornare a letto, forse anche a dormire, ad alzarsi e a comportarsi normalmente con il marito che nulla ha intuito.' Francesco per lui dormiva. Ha saputo tutto, quando gli hanno telefonato all'Innocenti. ~ Nel frattempo la moglie si è fatta docilmente condurre in caserma, ha scambiato qualche frase con la figlia, con i carabinieri e poi è stata portata a San Vittore. Del fatto si occupano i magistrati milanesi.

Persone citate: Francesco Porta, Giovanna Lettini, Leonardo Tritto, Milano Donna, Treni, Tritto

Luoghi citati: Milano