Il pentito Barbone accusa uno dei legali ricercati

Il pentito Barbone accusa uno dei legali ricercati Ipotesi sui due mandati di cattura a Milano Il pentito Barbone accusa uno dei legali ricercati Conferenza stampa dei difensori dell' aw. Zezza, latitante - Il giovane br lo avrebbe incontrato per confermare l'alibi di un compagno DALLA REDAZIONE MILANESE MILANO — Incontro dei giornalisti con gli avvocati Francesco Piscopo e Giuliano Spazzali, difensori del legale Luigi Zezza di 38 anni che è ricercato, insieme con il collega Giovanni Cappelli di 35, per «organizzazione di banda armata». Hanno raccontato" come il giudice istruttore incaricato dell'inchiesta su Zezza sia da loro stato avvicinato, dopo che il mandato di cattura a carino del loro cliente era già stato firmato. Ma in quel colloquio il magistrato non fece cenno del provvedimento e tanto meno ne potevano parlare i difensori che ne ignoravano l'esistenza. Essi, infatti, ritenevano che contro Zezza ci fosse solo una comunicazione giudiziaria per favoreggia-, mento e su questa erano andati a chiedere chiarimenti. Secondo Piscopo e Spazzali neppure il loro collega sapeva di essere oggetto di un mandato di cattura e infatti aveva espresso l'intenzione di essere ascoltato proprio per poter poter chiarire la sua posizione. Per il momento, essendo Zezza irreperibile, i difensori , i a a e r o i non sanno quali siano le accuse specifiche •Riteniamo — nonno però spiegato — che gli elementi in mano alla Magistratura siano gli stessi sui quali era basata la comunicazione giudiziaria». Nel documento emesso dall'ufficio istruzione si fa però riferimento a •riscontri testimoniali» e •prove documentali». L'avvocato Piscopo ritiene di sapere di che cosa si tratti: l'episodio sarebbe avvenuto nella primavera scorsa In quel periodo Zezza era difensore di Fabio Brusa, varesino di 24 anni, accusato di avere trovato rifugio nella clandestinità poco prima di essere arrestato. Al contrario il giovane, che al termine del processo sarà poi condannato a 28 anni di reclusione, affermava di non avere mai cercato di far perdere le proprie tracce e per confermare questa versione l'avvocato Zezza si sarebbe messo in contatto con amici del giovane che potessero confermare questa versione. In effetti, secondo quanto ha riferito ieri Piscopo, gli amici confermarono il rac¬ conto di Brusa durante una visita nello studio di Zezza. Fra di loro ci sarebbe stato anche Marco Barbone, il giovane del gruppo «28 marzo» che dopo avere ferito il giornalista Guido Passalacqua e ucciso Walter Tobagi, una volta arrestato si sarebbe «pentito» rivelando molte cose sul mondo della lotta armata e sui rapporti tra i clandestini e gruppi dell'autonomia organizzata. •Barbone potrebbe anche avere parlato di quell'incon tro» è l'ipotesi formulata dai difensori di Zezza, «ma è certo — precisano — che ì due non si conoscevano». Tiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiihiiiiiiiiiiiiiniiiii

Luoghi citati: Milano