Mediazione di Aniasi evita lo sciopero dei medici ospedalieri e ambulatoriali di Gian Carlo Fossi

Mediazione di Aniasi evita lo sciopero dei medici ospedalieri e ambulatoriali Il pericolo di un'agitazione è solo sospeso, domani nuovo incontro tra le parti Mediazione di Aniasi evita lo sciopero dei medici ospedalieri e ambulatoriali Il ministro della Sanità ha assicurato la definizione in tempi brevi della complicata vertenza - Nel documento d'intesa è sottolineata l'esipenza di «garantire un piusto enuiiibrio economico tra le diverse categorie di medici» ROMA — E' stato evitato, ' almeno per il momento, un lungo periodo di paralisi degli ospedali pubblici. In seguito ad un positivo intervento del ministro della Sanità Aniasi, i sindacati dei quarantamila medici primari, aiuti ed assistenti ospedalieri hanno sospeso l'astensione indetta per domani e martedì, nonché lo «sciopero bianco» programmato ad oltranza a partire da mercoledì 4 febbraio. Nello stesso tempo è stato possibile scongiurare anche il pericolo di una agitazione dei trentamila specialisti ambulatoriali. Non è stato facile per Aniasi ottenere questo risultato. Dalle 9 alle 17 di ieri, ininterrottamente, il ministro si è alternato in una fitta serie di incontri con le rappresentanze dei medici ospedalieri e dei medici ambulatoriali, assistiti dal presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici Parodi. Le delegazioni dei medici hanno resistito, ma poi hanno dovuto cedere di fronte alla concretezza delle assicurazioni date da Aniasi per la definizione, in tempi brevissimi, della complicata vertenza: comunque, si sono riservate di 'riprendere le agitazioni sindacali dopo la verifica degli impegni assunti dalla parte pubblica*. H ministro ha convocato per domani, rispettivamente al mattino e nel pomeriggio, i sindacati dei medici ospedalieri (Anaao, Anpo, Cimo) e i sindacati dei medici specialisti ambulatoriali. Quali i problemi da risolvere? Si tratta — precisa un documento sottoscritto ieri da Aniasi e dai sindacati — di meglio impostare i rapporti tra i medici ospedalieri e gli altri operatori medici, sia convenzionati sia dipendenti, nell'intento di 'individuare modalità atte ad elevare la qualità del servizio reso ai cittadini, e di utilizzare nella maniera più razionale le risorse esistenti». In particolare: "Ta funzione e le attribuzioni del personale medico ospedaliero nell'area dell'assistenza specialistica extra ospedaliera, ad integrazione dell'attività svolta dal personale medico convenzionato nella stessa area; l'equiparazione delle ritenute previdenziali del personale medico ospedaliero a quelle degli altri operatori ospedalieri; le norme sui concorsi riservati e sulla composizione delle commissioni di esame ; uno schema tipo della convenzione Regioni-Università e ruolo di personale ospedaliero e delle strutture ospedaliere per compiti di didattica e di ricerca nonché per la formazione degli specialisti; la ricognizione delle situazioni di mancata applicazione del contratto precedentemente firmato e gli interventi da compiere per la integrale ed uniforme attuazione su tutto il territorio nazionale. Ma non è tutto. Il documento sottolinea la sperequazione esistente fra la retribuzione dei medici ospedalieri, con speciale riguardo a quelli a tempo pieno, e i compensi di altre categorie di medici a diverso rapporto contrattuale e convenzionale, ma con funzioni non dissimili; ed afferma la necessità di 'garantire un giusto equilibrio economico fra le diverse categorie di medici*, data anche «l'importanza di incrementare la produttività del servizio ospedaliero e di contenere le spese* Il documento cosi conclude : •In tale contesto astata considerata legittima la richiesta di porre all'ordine del giorno della riunione del 2 febbraio, concarattere di urgenza, la rivalutazione della retribuzione del personale medico ospedaliero*. Gian Carlo Fossi

Persone citate: Aniasi, Cimo

Luoghi citati: Roma