Dietro l'angolo della falsa Pompei c'è il kitsch di Hollywood

Dietro l'angolo della falsa Pompei c'è il kitsch di Hollywood Due rassegne a Parigi Dietro l'angolo della falsa Pompei c'è il kitsch di Hollywood PARIGI — Il terremoto che ha dei'astato il Sud dell'Italia e compromesso la sopravvivenza dei monumenti archeologici di Pompei conferisce un sapore di tragica attualità ad una mostra dedicata appunto a Pompei, in corso all'Ecole de beaux arts di Parigi, in concomitanza a un festival cinematografico battezzato -Hollywood-Pompei-. Questa mostra, modesta ma ricca di insegnamenti, non ha nulla a che fare con le grandi esposizioni allestite nel 1967 in Giappone o nel 1973 a Parigi al Petit Palais. che si proponevano di far conoscere le iiestigia della civiltà romana attraverso preziosi cimeli, per lo più prestati dal Museo di Napoli. Il suo proposito è un altro: dimostrare l'influenza che le scoperte archeologiche dell'Ottocento hanno avuto sull'evoluzione dell'architettura. Per farlo, gli organizzatori hanno preso le mosse dai lavori svolti dagli alliein delle belle arti vincitori dell'ambito -Prix de Rome-, durante il loro soggiorno di studio a Villa Medici. A partire dal 1788 e fino al 1968, i Prix de Rome erano tenuti a documentare la loro attività attraverso un progetto di restauro di una zona archeologica o di un monumento celebre dell'antichità. La mostra si articola intorno a cinque progetti dedicati a Pompei, realizzati fra il 1823 e il 1910, cioè all'epoca d'oro della scuola delle belle arti, quando Ingres e Gustave Moreau vi dirigevano gli ateliers di pittura e di disegno. I primi di questi progetti sono ancora accademici, poi. sotto l'influsso del romanticismo, ci si interessa sempre più al - vissuto-, al restauro di case d'abitazione e mercati, alla decorazione interna, al tracciato urbanistico. Sotto l'influenza di queste ricerche, rifiorirà in Europa uno stile pompeiano, di cui troviamo degli esempi a Parigi nelle costruzioni e decorazioni di vari palazzi patrizi, come l'Hotel Grimod de la Reynière, l'Hotel Polydore Millaud o quello costruito da Alfred le Normand per il principe Girolamo Napoleone, o ancora del manicomio di Charenton. Con una quindicina di film, proiettati al cinema Olympic fino al 4 febbraio, il -Festival Hollywood-Pompei- illustra parallelamente l'evoluzione del cosiddetto •stile peplo- nato in Italia sotto Mussolini con -Scipione l'Africano-, e che trionferà nelle super produzioni americane, a partire dagli Ultimi giorni di Pompei fino a Cleopatra, monumento del kitsch hollywoodiano in cui gli attori che sembrano partecipare a un ballo in maschera si interpellano con degli «Hello, Caesar». Elena Guicciardi

Persone citate: Elena Guicciardi, Girolamo Napoleone, Grimod, Gustave Moreau, Ingres, Mussolini, Petit, Rome