Come Dostoevskij scommetteva al tavolo di scrittore

Come Dostoevskij scommetteva al tavolo di scrittore L'autore dei «Karamazov» a cent'anni dalla morte Come Dostoevskij scommetteva al tavolo di scrittore «j E,un "petit bourgeois", sì un "petit bourgeois"», diceva di Dostoevskij Elena Stackenschneider, sua fervente ammiratrice. Ma questo «pìccolo borghese», che ha saputo gettare I germi del demonismo nel cosiddetto «secolo stupido», che ha fissato, scetticismo e nichilismo come altrettante icone, attraversa il tempo con una fortuna critico-editoriale senza cedimenti. Dostoevskij è scrittore vivo, forse perché cosi carico di Inconscio, così legato al sottosuolo. E l'editoria non cessa di riproporne l'opera con nuove interpretazioni, soprattutto ora che si ricordano i cent'anni della sua morte. Esce in questi giorni da Vallecchi un «Dostoevskij inedito» (716 pagine, 25.000 lire), costituito da quaderni e taccuini degli anni tra il 1860 e il 1881. L'opera è curata da Lucio Dal Santo e raccoglie gli appunti, gli aforismi, le polemiche dello scrittore. In queste pagine Dostoevskij non parla mai di sé, ma la sua figura emerge sia che egli parli di cristianesimo e di socialismo, sia che tratti di problemi religiosi e dell'idea di progresso. E' appena giunto in libreria il romanzo «Il villaggio di Stepàncikovo» pubblicalo da Sederlo (314 pagine, 6000 lire) e tradotto da Alfredo Poliedro, uno studioso che ci diede tra i primi, negli anni subito dopo la Grande Guerra, traduzioni integrali degli autori russi. Einaudi si prepara a mandare in libreria «L'idiota» con una lettura critica di Vittorio Strada. Città Armoniosa sta preparando una nuova edizione de «I fratelli Karamazov » tradotti da Pi na M ai ani. Oltre a queste iniziative destinate probabilmente a moltiplicarsi proprio per l'occasione dell'anno dostoevskiano, ricordiamo che il «corpus» narrativo dello scrittore è disponibile in una duplice.edizione. Ci sono i «Romanzi e taccuini» in dieci volumi a cura di Ettore Lo Gatto pubblicati da Sansoni; e ci sono «Tutte le opere narrative» in sei volumi a cura di E ridano Bazza rei li pubblicate da Mursia. Dostoevskij ritratto da Trulovski Singole opere dello scrittore sono pubblicate da quasi tutti gli'editori italiani. Chi volesse leggere Dostoevskij in edizione economica può trovare «Ricordi dal sottosuolo» nella Bur (introduzione di Alberto Moravia e traduzione di Tommaso Landolfi); «L'idiota», «l demoni», «Delitto e castigo», «I fratelli Karamazov», «Il sosia» e «Il giocatore» nei Grandi libri Garzanti, infine «Umiliati e offesi». «I demoni», «I fratelli Karamazov» negli Oscar Mondadori. Per studiare e approfondire l'opera di Dostoevskij, quello che Moravia definisce «il suo realismo amputato», le sue ossessioni e la sua nozione di «comico», segnaliamo il saggio di Michail Bachtin «Dostoevskij» (Einaudi, 355 pagine, 4000 lire) e quello di Remo Cantoni Intitolato «Crisi dell'uomo - Il pensiero di Dostoevskij» (Il Saggiatore, 368 pagine, 6000 lire). ' C'è anche un ritratto domestico di Dostoevskij tracciato dalla sua seconda moglie («Dostoevskij mio marito»), Bompiani, 283 pagine, 1600 lire. Vi si descrivono esaltazioni e tormenti dell'uomo continuamente angosciato dal bisogno di denaro, in lotta col demone del gioco al quale cercava di resistere ma al quale soccombeva. Illustrazione per «Le notti bianchi.'»

Luoghi citati: Bur, Sansoni